David Coulthard avverte Hamilton e Ferrari, ricordando come non a tutti è concessa una conclusione di carriera da sogno
Lewis Hamilton lascerà la Mercedes per approdare in Ferrari nel 2025, dove la speranza è di riuscire a conquistare l’ottavo mondiale, un record assoluto per la F1. Ottavo mondiale che gli permetterebbe di superare proprio Michael Schumacher, che per Coulthard rappresenta l’esempio di come, le cose, non sempre vanno come vorremmo.

Il Kaiser, tornato dal ritiro per firmare con Mercedes per tre anni, non ebbe la conclusione di carriera che si aspettava. Nei tre anni con il team argento, infatti, Schumacher non riuscì a vincere neanche un GP.
David Coulthard, in una intervista per il Daily Mirror, ha suggerito il paragone.
«La Mercedes non esiste solo per Lewis Hamilton, e Lewis Hamilton vuole dimostrare che lui non esiste solo grazie alla Mercedes.
Allo stesso modo, però, anche quando Michael tornò dal ritiro per firmare con Mercedes, fu scioccante immaginarlo come qualcosa di diverso da un pilota Ferrari. In quel caso l’attrazione di tornare in pista e farlo a casa, in Mercedes, il desiderio e la certezza di potercela fare ancora, lo hanno convinto.
Ha fatto un paio d’anni, è andato bene, ma non è stato minimamente paragonabile al suo periodo migliore.»
L’ex pilota di F1 ha poi proseguito: «Lewis sta di nuovo rischiando con la Ferrari. Potrebbe benissimo portare a un ringiovanimento delle prestazioni e a una lotta per il mondiale. Ma sarà impegnativo, deve battere un Leclerc molto veloce.»
La nuova coppia Ferrari Hamilton-Leclerc d’altronde è, sulla carta, una coppia da sogno. Tuttavia, il timore per Coulthard è che Hamilton non riuscirà a battere il suo nuovo compagno, come non è riuscito a battere in qualifica Russell nella stagione appena conclusa.
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«L’ingrediente chiave di tutti i grandi della storia è stata la bravura in qualifica, prima ancora di gareggiare. – afferma Coulthard – E se Lewis, a 40 anni, dovesse aver perso un metro in termini calcistici, allora potrebbe avere difficoltà a battere Charles nel corso di un anno.
È un dubbio legittimo, che chiunque dovrebbe porsi, ma spetta a lui dimostrarci di essere in errore. Non si tratta di sminuirlo o di dire che non può farcela, perché, in fin dei conti, è tutto nelle sue mani. Tutti questi ragazzi hanno nelle loro mani la possibilità di plasmare il proprio futuro.»
Cresce l’attesa per il debutto di Sir Lewis Hamilton in Ferrari ma, nel frattempo, i pronostici sono già partiti.
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