Ecco una lista dei dieci migliori piloti che non sono mai riusciti nell’impresa di conquistare un mondiale di Formula Uno.
Ci sono piloti che nonostante il loro grande talento non sono riusciti a vincere un campionato e ce ne sono invece altri che più volte hanno sfiorato con le dita questo sogno che però pur di poco gli è sfuggito.
10 – Riccardo Patrese
Pilota italiano e con un grandissimo talento che si è ritrovato sempre nel posto sbagliato. Dopo l’esordio in Arrows, Patrese approda in Brabham nel 1982 ed aiuta la scuderia inglese a progettare e creare una vettura molto competitiva, quell’anno si aggiudicherà anche il GP di Monaco.
Nel 1983 a vincere il titolo però sarà il suo compagno di squadra, Nelson Piquet. A quel punto Patrese comprende che Brabham non lo avrebbe appoggiato e per questo motivo si trasferisce in Alfa Romeo, scelta che si rivela disastrosa.
Dopo un breve ritorno in Brabham, che però non è più la stessa, raggiunge la Williams nel 1988. Nel 1991 nonostante fosse più veloce del compagno Mansell, non è scelto dal team come sfidante al titolo che poi sarà conquistato da Ayrton Senna. L’anno buono sembra essere il 1992, ma il team inglese sceglie ancora una volta Mansell che vincerà il suo unico mondiale in carriera.
9- David Coulthard
L’inglese è uno dei piloti con numero maggiore di vittorie senza aver mai conquistato un titolo del mondo.
Diciamo che è vissuto in un’epoca per lui poco gioviale, caratterizzata dalle vittorie del compagno di squadra in McLaren, il finlandese Mika Hakkinen e da quelle di Michael Schumacher, che trionfò in Ferrari dal 2000 al 2004.
Coulthard oltre ad Hakkinen è stato uno degli unici ad insediare Schumacher nei suoi anni d’oro, ma non riuscì mai ad assumere il ruolo di protagonista assoluto.
8- Rubens Barrichello
Anche il pilota brasiliano è stato “vittima” di Michael Schumacher. Nonostante non possedesse un talento cristallino come quello dei migliori, Barrichello si è ritrovato in Ferrari in un’epoca fantastica, dove la Scuderia di Maranello ha dominato il mondo della Formula Uno.
Nonostante ciò, il pilota nativo di San Paolo non è mai riuscito nemmeno ad avvicinare Schumacher visto che non possedeva lo stesso talento ed anche per il fatto che è stato designato da Ferrari come una seconda guida e nulla di più.
7 – Francois Cevert
Detto anche “Il Magnifico” per via della sua bellezza, Cevert è stato un talento anche al volante e se ne accorse sin da subito Jackie Stewart, che fu suo compagno di squadra in Tyrrell.
I suoi inizi nel team fondato da Ken Tyrrell non sono stati dei più promettenti, ma il talento che possedeva faceva ben sperare e proprio nel 1971 riuscì anche a trionfare a Watkins Glen, che rimarrà la sua unica vittoria in carriera.
Il 1972 non è stato uno degli anni migliori per il team inglese, che l’anno successivo torna nuovamente competitivo e vincerà il titolo con Stewart, mentre Cevert trovò la morte proprio a Watkins Glen dove aveva ottenuto la sua prima vittoria.
Il 1974 doveva essere il suo anno visto che Stewart si sarebbe ritirato conferendogli di conseguenza il ruolo di prima guida, tuttavia il destino decise diversamente.
6 – Didier Pironi
Il pilota francese nel 1982, dopo la morte di Gilles Villeneuve sembrava il favorito per la vittoria del mondiale, vista anche la grandissima competitività della Ferrari 126 C2.
Durante il GP di Germania, quando era saldamente in testa al campionato, Pironi è stato vittima di uno scontro violentissimo con Alain Prost.
Quell’incidente fu fatale visto che il francese rischiò l’amputazione delle gambe, ma dopo una serie infinita di interventi chirurgici tornò dopo molto tempo a camminare, con il mondiale che ovviamente gli sfuggì, come la possibilità di tornare a guidare una vettura di Formula Uno.
5 – Felipe Massa
Tutti i ferraristi ricorderanno con amarezza il 2008, anno in cui Felipe Massa fu vicinissimo a vincere il campionato del mondo. Il brasiliano proprio a casa sua, nel GP finale della stagione in Brasile, per quaranta secondi aveva praticamente vinto il titolo, poi ci fu il sorpasso a sorpresa dell’altro contendente al titolo, Lewis Hamilton, su Timo Glock, che ribaltò una storia che sembrava già segnata.
Quel finale di stagione costerà mentalmente caro a Massa, che da quel momento non riuscì a mostrare quel talento che aveva mostrato di possedere fino a quel momento.
4 – Wolfgang Von Trips
Questo personaggio non era solamente un pilota, ma innanzitutto un conte tedesco ma con una grandissima passione per i motori.
A Von Trips nel 1961 bastava solamente un punto per aggiudicarsi il campionato del mondo davanti a Phil Hill. Nel giorno del GP di Monza, penultimo appuntamento della stagione, il giovane conte aveva l’occasione di realizzare il suo sogno, ma ancora una volta il destino si oppose.
Per motivi che ancora non sono chiari, poco prima della Parabolica ci fu un incidente con Jim Clark, con la Ferrari del conte tedesco che si ribaltò più volte e visto l’impatto violento contro il filo metallico che proteggeva gli spettatori, trovò la morte prima di raggiungere l’ospedale.
Leggi anche IMSA | Risultati dopo 18 ore: Porsche al comando con penalità nella 24h di Daytona davanti alla Cadillac #31
3 – Carlos Reutemann
Il pilota argentino ha guidato per marchi importanti come Williams e Ferrari, ma non riuscì mai a conquistare il titolo, anche se nel 1981 sfiorò l’impresa proprio con il team creato da Franck Williams.
Reutemann arrivò al GP finale di Las Vegas con un punto di vantaggio sul rivale Nelson Piquet, che tuttavia riuscì proprio a finire davanti all’argentino ed a conquistare il campionato per un solo punto.
2 – Gilles Villeneuve
Uno dei piloti di maggior talento che abbiano mai corso in Formula Uno, ma allo stesso tempo uno dei più indisciplinati visto che Villeneuve aveva un unico obiettivo: arrivare prima degli altri senza fare nessun calcolo, una caratteristica che lo ha reso unico e tanto amato.
Ebbe una piccola occasione di trionfare nel 1979, quando si trovava in Ferrari, ma convinto che non era ancora la sua ora, preferì aiutare il suo compagno di squadra, Jody Schekter, a conquistare la vittoria finale, accontentandosi della seconda posizione.
Gli anni successivi lo vedono al centro del progetto Ferrari, ma il team di Maranello affrontò degli anni fallimentari, all’interno dei quali però Villeneuve dimostrò tutto il suo talento e gli esempi più lampanti sono le vittorie di Monaco e Spagna del 1981, dove il pilota canadese compì dei veri e propri miracoli.
Il 1982 sembra essere l’anno perfetto per la vittoria del titolo, ma durante il GP del Belgio, a Zolder, la morte decise di accogliere un pilota che tutt’ora è ricordato con estremo amore.
1 – Stirling Moss
Nome che è rimasto nella storia della Formula nonostante non sia mai riuscito a trionfare. Il pilota inglese si è posizionato per ben quattro volte in seconda posizione al termine del campionato e tre volte in terza.
Nel 1958 è stato vicino dal realizzare il sogno di una vita, ma perse la vittoria del titolo per un solo punto su Mike Hawthorn, pilota della Ferrari che riuscì a vincere grazie ad un ordine di scuderia che lo fece sopravanzare in seconda posizione, proprio alle spalle di Moss che fallì ancora una volta nella sua missione.
Credit copertina: F1sport.it
Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter