F1 | I circuiti storici sono sempre più a rischio, alla nuova Formula 1 piace la modernità

Il futuro incerto dei circuiti storici della F1 a favore della modernità

La F1 si trova ad un bivio: da un lato, circuiti iconici come Monza, Monaco, Spa, Imola e Zandvoort vedono i loro contratti scadere al termine della stagione 2025. Dall’altro, nuovi Gran Premi spuntano all’orizzonte, come quello di Madrid nel 2026, mettendo in dubbio la permanenza di quelli storici.

Circuiti storici f1

Fonte: pirelli.com

La situazione è tutt’altro che rosea per i circuiti tradizionali. I costi elevati per ospitare un Gran Premio e l’affermarsi di nuovi mercati, disposti a pagare cifre astronomiche per accaparrarsi un posto in calendario, pongono un serio interrogativo sul loro futuro.

Dall’altra parte, i circuiti con contratti a lungo termine, come quelli di Arabia Saudita, Abu Dhabi, Qatar e Bahrain,godono di una solida posizione. Questi paesi investono ingenti somme per assicurarsi la presenza della F1 per gli anni a venire, dimostrando l’attrattiva che la Formula 1 continua ad esercitare su scala globale.

Un caso particolare è quello di Las Vegas, dove la F1 è co-proprietaria della gara. Nonostante il contratto ufficiale scada nel 2025, la città ha già concesso l’autorizzazione per prolungarlo fino al 2032.


Leggi anche

F1 | Incidente di Perez al GP di Monaco, parla Marko: “Ecco quanto ci costerà…”


La F1 si trova quindi di fronte a una scelta difficile: preservare la tradizione e la storia, dando priorità ai circuiti iconici, o seguire l’andamento del mercato e privilegiare i nuovi Gran Premi che garantiscono maggiori entrate? La risposta determinerà il volto del futuro della Formula 1.


Seguici sui social: TelegramTikTokInstagramFacebookTwitter


Categorie F1

Lascia un commento