Settembre 15, 2024
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F1 | I nuovi pneumatici Pirelli hanno cambiato le forze in gioco?

A tre gare dalla pausa estiva, Pirelli ha introdotto i nuovi pneumatici rinforzati. Già diversi piloti si sono espressi contro questo cambiamento inizialmente non previsto, ma le loro dichiarazioni hanno davvero un riscontro? Ferrari e Aston Martin potrebbero essere in difficoltà

Nel corso delle ultime gare, abbiamo assistito a diverse sorprese in termini di prestazioni. McLaren ha rivoluzionato l’aerodinamica delle sue pance, raggiungendo prestazioni invidiabili. Anche Pirelli ha fatto la sua parte: durante il weekend di Silverstone, infatti, sono state introdotte delle nuove gomme F1 da asciutto, più rigide. Questo aggiornamento si è reso necessario poiché, come dichiarato da Mario Isola, si è raggiunto già ora un livello di carico inizialmente previsto per fine stagione. Queste nuove coperture anticipano le novità che avrebbero dovuto debuttare all’inizio della stagione 2024.

Pirelli si è affrettata a dichiarare che i nuovi pneumatici non avrebbero cambiato le prestazioni in gioco. Ha affermato, inoltre, di aver sviluppato gli pneumatici utilizzati nelle prime gare di questa stagione affidandosi alle simulazioni fornite dai team. L’azienda italiana ha così cercato di scaricare le responsabilità di questo cambiamento sulle varie scuderie, e non a una loro sbagliata valutazione.

Questa modifica a stagione in corso, infatti, non ha ovviamente fatto piacere né ai team, né ai piloti. A riguardo di ciò, le dichiarazioni di Alonso sono state tra le più rumorose all’interno del Circus, ma oggi non vogliamo occuparci di ciò. In questo articolo vogliamo confrontare le prestazioni delle varie scuderie prima e dopo il cambio degli pneumatici a Silverstone, per capire se gli equilibri di forze tra i vari top team siano variati e come possa proseguire questa stagione.

Precisiamo, innanzi tutto, quali dati siano stati considerati. Sono state analizzate le prestazioni in gara dei primi quattro team in classifica costruttori. Non sono state prese in considerazione le prestazioni di McLaren, dato che la versione B della loro monoposto è stata portata proprio a Silverstone. Le gare prese considerate sono le tre precedenti al cambiamento degli pneumatici (Spagna, Canada e Austria) e le tre che, fino ad ora, si sono disputate con le nuove gomme (Silverstone, Ungheria e Belgio). Abbiamo escluso dal conteggio dei punti quelle gare in cui si sia verificato un evento eccezionale per un certo pilota, onde evitare di influenzare eccessivamente un dato statistico formato da sole sei gare. Non sono state prese in considerazione le Sprint Race.

Red Bull

Difficile valutare le prestazioni di un auto così tanto dominante. Mentre per le altre scuderie abbiamo dei termini di confronto abbastanza vicini, la Red Bull è di un altro pianeta. Una cosa, però, è certa: la monoposto di Milton Keynes rimane avanti di mesi sugli sviluppi rispetto alle altre vetture e non sembra essere stata svantaggiata dal cambiamento degli pneumatici. L’unica cosa che potrebbe mettere un minimo di preoccupazione alla casa austriaca sono, eventualmente, i futuri sviluppi della McLaren. La scuderia di Woking, infatti, si è avvicinata notevolmente grazie al grande pacchetto di aggiornamenti portato tra il GP d’Austria e quello di Silverstone.

Max è una sentenza: tre primi posti prima del cambio di gomme, altrettanti successivamente. Conditi con due giri veloci per ciascun gruppo di gare. Il campione del mondo risulta essere, ovviamente, il pilota con la media punti più alta: 25.67 a weekend, senza considerare le Sprint Race.

Verstappen e Perez al termine del GP del Belgio F1 gomme Pirelli
©️ Oracle Red Bull Racing [Instagram.com]
Anche Perez non se la cava affatto male. Nonostante i disastri nelle ultime qualifiche, si presenta con una media punti quasi invariata: 12 punti a gara prima di Silverstone, 13.67 dopo. Il messicano ha, quindi, migliorato le proprie prestazioni, ma bisogna considerare che nelle prime tre gare non ha mai raggiunto il Q3. Nel secondo gruppo di gare, invece, non lo ha fatto in una sola occasione.

In totale, quindi, possiamo dire che la Red Bull non ha risentito del cambiamento portato da Pirelli: la sua media punti a weekend è rimasta praticamente invariata.

 

Mercedes

A vedere la classifica costruttori, il team anglo-tedesco può dirsi soddisfatto. Prima del GP del Regno Unito aveva un vantaggio di soli tre punti sull’Aston Martin, mentre ad oggi ne ha ben 51. Non facciamo trarci in inganno, però: questa enorme differenza è dovuta più a demeriti del team rivale che a meriti propri. La scuderia con sede a Brackley, comunque, ha mostrato prestazioni molto regolari.

Scendendo nei particolari, Hamilton ha ottenuto una media punti di 12.33 per quanto riguarda il primo gruppo di gare analizzate. Questo valore si è alzato a 13.33 nei weekend corsi con le nuove mescole. Una primo commento che possiamo fare, quindi, riguarda il fatto che il pilota inglese, nonostante abbia progressivamente migliorato la propria media, non è migliorato tanto quanto Pérez. Sarà difficile, quindi, colmare il gap di 41 punti che separa Hamilton dal messicano.

Per quanto riguarda il compagno di scuderia, dobbiamo precisare che il campione di dati che lo riguardano è ancor più ristretto. Infatti, abbiamo escluso delle statistiche di Russell la gara di Montréal, in cui si è dovuto ritirare. L’inglese ha avuto una media di 10.5 punti a weekend correndo con i vecchi pneumatici e di 8.67 con la versione aggiornata. Si deve tenere conto, comunque, che le prestazioni in gara di Russell non sono state molto inferiori a quelle di Hamilton, in quanto l’ex Williams è partito in due occasioni dalle retrovie. Nonostante ciò, in Spagna ha rimontato dalla dodicesima alla terza posizione e in Ungheria dalla diciottesima alla sesta, mostrando quindi un ottimo passo gara.

Nel complesso, quindi, anche Mercedes mantiene le proprie prestazioni pressoché inalterate.

Aston Martin

Arriviamo ai primi dati interessanti. La scuderia di Lawrance Stroll ha visto un notevole calo delle proprie prestazioni nelle ultime gare. Non è un caso, quindi, che sia stato proprio Alonso il pilota a lamentarsi di più di questo cambio degli pneumatici. La causa di questo peggioramento delle prestazioni, però, è molto probabilmente da ricercarsi anche nella mancato apporto di aggiornamenti validi sulla propria monoposto.

Entrambi i piloti hanno collezionato nettamente meno punti dopo il cambiamento di gomme. Alonso ha raccolto una media di 6 punti a gara rispetto agli 11.33 precedenti, Stroll la miseria di 1 punto contro 4.

La scuderia è passata da 21 punti di vantaggio sulla Ferrari a solo 5. Mentre la sua media punti a gara per pilota nei weekend dei GP di Spagna, Canada e Austria è stata di 7.67, nelle successive tre gare si è ridotta a meno della metà (3.5 punti).

Ferrari

L’ultimo team che andiamo ad analizzare è quello del cavallino. Così come l’Aston Martin, anche le prestazioni della rossa sono decisamente peggiorate, ma si nota un certo trend positivo.

Innanzi tutto, precisiamo che per entrambi i piloti abbiamo escluso il conteggio dei punti di Barcellona. Quel weekend, infatti, rappresenta un’anomalia, dato che erano stati appena portati (ma non ancora ben compresi) gli aggiornamenti alle monoposto.

©️ Scuderia Ferrari [Twitter.com]
Leclerc è passato da una media punti di 15 a una di 7.67: un netto peggioramento. Sainz ha abbassato anch’egli la propria media, passando da 9 a 2.5 punti a weekend. Per le statistiche del pilota spagnolo, nel dettaglio, è stato escluso il weekend di Spa, in quanto egli si è dovuto ritirare per un incidente.

La situazione, però, non pare essere tanto critica quanto in casa Aston Martin. Ferrari mantiene comunque una media punti a pilota superiore alla scuderia rivale (5.6 contro 3.5) e in poche gare potrebbe sopravanzarla. Inoltre, i vertici della rossa hanno dichiarato di essersi nascosti eccessivamente durante il Gran Premio di Gran Bretagna per non avere problemi con le nuove gomme. Infine, si nota comunque un trend di miglioramento nelle ultime tre gare. Infatti, la scuderia del cavallino ha collezionato in totale 3 punti a Silverstone, 10 in Ungheria e 15 a Spa. Senza dimenticare che, in quest’ultima occasione, Sainz non ha concluso la gara.

Conclusioni

Rivedendo quanto detto, possiamo concludere che difficilmente le nuove coperture hanno cambiato gli equilibri in campo. Molti team hanno mantenuto costante la propria media punti, ad eccezione di Ferrari e Aston Martin. Nel primo caso, però, la differenza di prestazioni sembra essere legata più alle caratteristiche del tracciato che al cambio degli pneumatici, e sembra esserci stato comunque un miglioramento gara dopo gara. Nel caso della scuderia inglese il degrado delle prestazioni sembra comunque essere legato ad altri fattori. In particolare, Aston Martin sembra che stia soffrendo la mancanza di aggiornamenti che, invece, sono stati portati dei team rivali.

 F1 Quale team ha guadagnato di più con le nuove gomme Pirelli?  Analisi

Non ci resta che aspettare la fine della pausa estiva per vedere se le prestazioni viste durante gli ultimi weekend saranno confermate o meno. Senza dimenticare, per altro, che potrebbe esserci un ulteriore cambiamento portato di Pirelli, questa volta riguardante le gomme da bagnato.


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[ Foto di copertina: ©️ Formula 1 – Instagram.com]

 

 

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