Norris ha concluso la stagione 2024 con una vittoria, inoltre la McLaren è diventata campione nei costruttori e il britannico ha preso il secondo posto nei piloti: ecco la sua stagione.
Lando Norris ha concluso la sua miglior stagione in F1 con una vittoria al GP di Abu Dhabi 2024. Quest’anno la McLaren è riuscita a dare qualche vera sfida alla Red Bull, soffiandogli anche la prima posizione nel campionato costruttori. Fino all’ultima gara, però, la Ferrari era ancora nei giochi per avere il titolo, Norris gli ha negato questa possibilità.
La squadra papaya è tornata alla vittoria dopo 26 anni, dal 1998, grazie ai suoi due piloti e alla MCL38 che è migliorata molto nel corso della stagione.
Abu Dhabi ha segnato la fine di una stagione agrodolce per Lando Norris. Certamente è stata la sua stagione di maggior successo da quando è in F1, con la vittoria nel campionato costruttori e la seconda posizione del campionato piloti. Tuttavia, alcuni errori e risultati deludenti gli hanno precluso la grande opportunità di vincere il titolo mondiale piloti.
Questa stagione, i due più grandi rivali del britannico sono stati Max Verstappen e le due Ferrari. Dalla seconda metà del 2024. La MCL38 del team di Woking è migliorata molto durante la stagione, diventando la vettura principale da battere. La Red Bull, invece, ha iniziato ad avere delle difficoltà perdendo posizioni nei costruttori, mentre la Ferrari si è ripresa bene, dopo un pacchetto di aggiornamenti sbagliato, iniziando ad avvicinarsi alla vettura papaya.
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La prima parte della stagione di Norris
Prima di questa stagione, Lando Norris non aveva ancora ottenuto una vittoria in F1. Tuttavia, il 2024 è stato un buon anno per la McLaren che ha sviluppato una vettura estremamente competitiva. Il britannico ha approfittato di questa opportunità ed è riuscito ad ottenere la sua prima vittoria al Gran Premio di Miami. Dopodiché ha ottenuto altre tre vittorie: una nel GP d’Olanda a Zandvoort, una nel GP di Singapore e ad Abu Dhabi. L’ultima ha consegnato il titolo costruttori nelle mani della McLaren.
Tuttavia ci sono state molte opportunità che sono andate perse per Norris. Alcuni errori sono stati fatti dal team e altri dal pilota stesso, ad esempio le volte in cui è partito dalla pole position e non è riuscito a rimanere in prima posizione dopo la prima curva. Si è fatto sfuggire delle vittorie, come ad Imola, in Canada e in Spagna. Questi punti persi avrebbero potuto cambiare fondamentalmente la lotta per il titolo.
Norris ha, quindi, perso l’occasione di ottenere il suo primo titolo piloti e Verstappen ha conquistato il suo quarto titolo consecutivo. Anche se in difficoltà, l’olandese ha avuto molta più costanza rispetto al pilota McLaren durante la stagione.
I primi due appuntamenti del 2024 non sono stati dei migliori per il britannico con un sesto posto in Bahrein e un ottavo posto in Arabia Saudita. L’Australia, il Giappone e la Cina hanno visto un ripresa, una ricaduta e ancora una ripresa – terzo, quinto e secondo posto rispettivamente. A Miami ha avuto la sua prima vittoria in carriera e, poi, ha perso l’occasione di avere la seconda già ad Imola (2°).
I GP di Monaco, Canada e Spagna sono rimasti nella norma con un quarto e due seconde posizioni per Norris. In Austria c’è stato il famigerato incidente con Verstappen dove il britannico non ha potuto concludere la gara per i danni e il 4 volte campione del mondo ha concluso in quinta posizione.
A Silverstone si è classificato terzo e in Ungheria secondo dietro il compagno che conquista la sua prima vittoria in F1. Ci sono state diverse polemiche sul GP all’Hungaroring dato che Norris aveva il primo posto in mano e il team gli ha fatto ridare la posizione al compagno. C’è chi è stato dalla parte del britannico affermando che Norris ha perso dei punti importanti quel giorno e che è stato tutto un errore del team.
In Belgio l’errore è stato del britannico che ha calcolato male gli spazi in curva 1 ed è finito nella ghiaia. Quella domenica Verstappen era stato penalizzato e partiva undicesimo mentre Norris partiva quarto, alla fine l’olandese ha tagliato il traguardo in prima posizione e il pilota n.4 in sesta.
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La seconda parte della stagione per Norris
Dopo la pausa estiva, Norris è ripartito molto bene con una vittoria a Zandvoort nel GP d’Olanda, la seconda in carriera per il britannico.
A Monza “l’errore” torna sulle spalle della McLaren con le Papaya Rules che hanno tanto fatto parlare. Invece che supportare Norris, il team di Woking ha deciso di lasciare il via libera alla lotta in pista, ma senza danneggiare le vetture. Il britannico a concluso dietro Piastri in terza posizione. A Baku Norris ha avuto, invece, un problema nelle qualifiche ed è uscito in Q1. Ha concluso in quarta posizione dopo essere partito 17esimo.
A Singapore è tornato alla vittoria e ad Austin ha concluso in quarta posizione dopo una penalità, per aver sorpassato Verstappen fuori pista, che ha fatto nascere nuove polemiche. In Messico, Brasile e Las Vegas Norris ha guadagnato un secondo posto e due seste posizioni. Il sesto posto a Las Vegas ha dato la coppa del titolo piloti in mano a Verstappen definitivamente per la quarta volta.
In Qatar il britannico conclude in decima posizione, nuovamente penalizzato per non aver rallentato una volta uscite le bandiere gialle. Norris ha dichiarato: “Se dicono che ho sbagliato allora la penalità è giusta. Ho fatto un errore, anche se non so cosa ho sbagliato. Non l’ho vista [la bandiera gialla], non sono stupido ma l’ho mancata. So come si guida, probabilmente non l’ho vista. È andata così, posso soltanto chiedere scusa al team.”
Si è rifatto ad Abu Dhabi vincendo la gara e facendo guadagnare alla McLaren il titolo dopo 26 anni. Ha, infine, affermato che l’anno prossimo cercherà di aggiudicarsi entrambi i titoli.
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Le parole di Norris dopo Abu Dhabi
A fine gara ha dichiarato: “Onestamente, probabilmente i momenti più difficili sono quelli in cui si impara di più, quindi è vero quello che si dice. I momenti più difficili, le mie battaglie con Max, questo genere di cose e altre situazioni nel corso della stagione.”
“Tornando indietro in Austria e a Silverstone, non direi che questi GP mi ha fatto dubitare di me stesso. Questa stagione è stata la mia migliore dal punto di vista delle prestazioni.” – ha aggiunto – “Personalmente, è stata abbastanza buona? Probabilmente no. Ma se si considerano le mie prestazioni e le mie qualifiche, per esempio, sono state quasi il doppio di quelle dell’anno scorso. Quindi ho decisamente migliorato il mio livello in questa stagione.”
“Ovviamente ho perso qualche occasione e quest’anno ci sono state forse tre partenze che mi hanno fatto perdere una o due posizioni. Ma molto spesso erano posizionate a ridosso di Max [Verstappen]. O a una [posizione] da Oscar, e piccole cose del genere. Ma nessuna di queste, se ci ripenso, mi ha fatto pensare ‘Beh, non ho le carte in regola per vincere’. Quegli unici momenti si sono verificati quando si è trattato di affrontare Max, e si tratta di Max”, ha spiegato.
Infine, ha affermato: “Affrontare Max [Verstappen] in qualsiasi circuito sarà sempre difficile e nessuno si diverte a gareggiare con Max. Credo che il Messico sia stato un po’ un punto di svolta, quando si è dimostrato che non tutto quello che fa è perfetto. Credo che se torniamo ad Austin e torniamo alla curva 12, la maggior parte, dico quasi tutti i piloti sulla griglia e anche gli esterni, non sono d’accordo sul fatto che io abbia ricevuto la penalità, o che entrambi non l’avremmo dovuta ricevere o che entrambi l’avremmo dovuta ricevere.”
“Penso che si tratti di piccole situazioni lungo il percorso. Ma di certo, dal punto di vista del ritmo, non ho dubitato di me stesso quest’anno e credo di essermi fidato di più”, ha concluso.
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Immagine copertina: La Stampa
