In F1, nella stagione 2025, grazie ad Andrea Kimi Antonelli tornerà un pilota italiano, correndo per Toto Wolff in Mercedes-AMG ma al netto dell’opportunità, il tempo dell’apprendistato sarà molto limitato
Nel 2025, al via di una stagione di F1 tornerà ufficialmente un pilota italiano (l’ultimo era stato Antonio Giovinazzi, nel 2021), grazie ad Andrea Kimi Antonelli. Il bolognese, classe 2006, dopo una sola stagione in F2 ha ottenuto la grande opportunità di entrare nel Circus da una delle porte principali.
Toto Wolff e la Mercedes, infatti – che da anni ne sostengono la carriera – l’hanno scelto come il successore di Lewis Hamilton, di fianco a George Russell. Il britannico – alla sua quarta annata a Brackley – almeno ai nastri di partenza dovrebbe essere la prima guida. Se non altro, per la sua esperienza. Russell, inoltre, sarà il riferimento del giovane italiano che, da parte sua, avrà un intero Paese a supportarlo.
La scelta della Casa di Stoccarda ha dato a suo modo un segnale forte, simile per certi versi alle politiche del Gruppo Red Bull. Eppure, al netto degli auspici, delle interviste e delle belle parole – soprattutto qualora la Mercedes del 2025 dovesse rivelarsi costante nella sua competitività – i temi saranno molto serrati. La necessità di portare punti per i Costruttori (dati i relativi premi) sarà ovviamente nevralgica.
Punti, tempi e obiettivi
Il tema, nelle prime gare del 2025, sarà quello di macinare chilometri, raccogliere i dati e limitare il distacco da Russell, lavorando sul giro secco e evitando per quanto possibile i guai.
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Parimenti di fondamentale importanza sarà affinare il rapporto con il suo ingegnere di pista. Quel Peter Bonnington che per anni ha lavorato con Lewis Hamilton.
Parlando lo scorso mese con a Sky Sport F1, Antonelli aveva rimarcato i suoi auspici. In tali termini: “Non sarebbe male ottenere dei bei risultati sin da subito. Sarà tuttavia difficile perché correrò contro i migliori piloti al mondo. Inoltre, tutti i team saranno molto vicini perché sarà l’ultimo anno di questo regolamento. Mi aspetto che non sarà facile”.
Il fatto, però, è che la Mercedes avrà certamente pazienza, ma entro certi limiti. Nel 2025, in effetti – all’ultimo anno dell’attuale sistema regolamentare – i distacchi dovrebbero essere molto contenuti e le gare più serrate.
Perdere punti o podi per errori assolutamente normali e legittimi ma relativi ad un contesto di alta classifica sarebbe in questo senso motivo di grandi interrogativi. E troppo stesso la ‘ragion di Stato’ è l’unico metro di paragone e giudizio con cui operare. Da qui, l’assunto secondo cui a fronte di una opportunità grandiosa, i rischi saranno quantomeno dello stesso livello.

Come al solito, comunque, il responso arriverà dalla pista, in attesa che Andrea Kimi Antonelli si abbassi la visiera e porti sui più grandi palcoscenici del Mondo il suo talento di rara caratura.
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Copertina: PlanetF1 Credits