La Formula 1 si prepara a una nuova era grazie all’introduzione di un sistema di raffreddamento obbligatorio per i piloti a partire dalla stagione F1 2025.
La decisione di adottare un nuovo sistema di raffreddamento per i piloti, annunciata dalla FIA per il 2025, nasce dalla necessità di affrontare le condizioni climatiche estreme che si sono verificate in gare recenti, come il Gran Premio del Qatar 2023, dove i piloti hanno dovuto affrontare temperature insopportabili, con conseguenze fisiche preoccupanti.
Caratteristiche principali del prototipo attuale
Il dispositivo testato dalla FIA è un sistema di raffreddamento basato su un gilet refrigerante indossato sotto la tuta del pilota. Nei gilet, attraverso un sistema di tubi integrati, verrà pompato un liquido refrigerato, raffreddato tramite un blocco di ghiaccio.
Il sistema attuale pesa meno di 5 kg, anche se potrebbe essere leggermente modificato durante la fase di sviluppo. Può essere montato nella struttura laterale del cockpit, nella carrozzeria o direttamente all’interno dell’abitacolo. Sarà obbligatorio solo in condizioni di temperature elevate, presumibilmente sopra i 30°C, quando nell’abitacolo si possono superare i 50°C.
Il primo test del prototipo è avvenuto durante le prove libere del Gran Premio del Messico 2023. Sebbene i dettagli sull’efficacia durante l’intera durata di una gara siano ancora in fase di analisi, il sistema ha già dimostrato di essere funzionale.
I possibili sviluppi futuri
Uno degli aspetti più interessanti del nuovo regolamento è la possibilità per le squadre di sviluppare versioni personalizzate del dispositivo o la possibilità di acquistare sistemi da fornitori esterni.
Quella del blocco di ghiaccio non è però l’unica idea messa sul tavolo. Sono stati valutati anche l’utilizzo di un serbatoio di refrigerazione per raffreddare il fluido e un sistema alternativo basato su ventole che canalizzano aria raffreddata direttamente nella tuta del pilota
La FIA ha inoltre stabilito rigidi limiti per i materiali utilizzabili: saranno consentiti solo acqua, aria o sostanze chimiche diluite in acqua. È invece vietato l’uso di ghiaccio secco o refrigeranti potenzialmente dannosi.
Nel 2024, un’urgente modifica al regolamento tecnico ha permesso di aggiungere una seconda presa d’aria nella parte anteriore dell’abitacolo per migliorare il flusso d’aria verso i piloti. Tuttavia, questa modifica non è obbligatoria e non tutte le squadre l’hanno adottata.
Per migliorare ulteriormente il raffreddamento, dal 2025 sarà possibile aggiungere prese d’aria supplementari (fino a 1000 mm²) per convogliare aria direttamente verso il pilota.
L’introduzione di questo dispositivo è una risposta alle difficoltà incontrate dai piloti in condizioni di caldo estremo, come quelle del Gran Premio del Qatar 2023. Durante quella gara, temperature tra i 31 e i 32°C hanno avuto ripercussioni sul fisico dei piloti, come nel caso di Logan Sargeant, Esteban Ocon e Lance Stroll.
La combinazione di alte temperature e forze G sostenute in circuiti tecnici e veloci ha portato la FIA a prendere provvedimenti immediati per proteggere la salute dei piloti.
Le opinioni dei piloti: non tutti sono d’accordo
Nonostante il sostegno generale per l’introduzione del sistema, non mancano alcune critiche. Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo, ha espresso dubbi sull’utilità di un dispositivo di questo tipo: “Questa è la Formula 1. È sempre stata così. È dura in queste condizioni. Ma siamo atleti ben pagati, e dobbiamo allenarci duramente per resistere al caldo”.
Tuttavia, la FIA ha deciso di andare avanti, considerandolo un passo necessario per migliorare la sicurezza senza alterare l’essenza della Formula 1.
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