Ben Sulayem ha lanciato l’allarme: è possibile che venga rimossa la radio delle squadre dalle trasmissioni televisive della Formula 1, questo a seguito del dibattito sulle parolacce dette dai piloti.
L’anno scorso, sotto la guida del presidente della FIA, la federazione ha introdotto degli emendamenti al suo Codice sportivo internazionale, consentendo pesanti sanzioni per i piloti in caso di presunta cattiva condotta. Ora arriva l’ennesimo avvertimento da Ben Sulayem, a rischio ci sono le comunicazioni radio dei team in diretta televisiva.
Il primo a ricevere una sanzione è stato Max Verstappen, che ha dovuto fare un giorno di servizi sociali per aver imprecato durante una conferenza stampa al GP di Singapore. Charles Leclerc è stato il secondo, a cui è stata data una multa di 10.000 dollari per aver imprecato durante un evento mediatico al GP di Città del Messico.
Tuttavia, le sanzioni per i piloti sono previste nel caso in cui gli steward volessero applicarle, e possono essere utilizzate a loro discrezione. Naturalmente, i piloti saranno potenzialmente inclini a usare un linguaggio scurrile via radio durante una gara, in preda all’adrenalina, ma Ben Sulayem è apparentemente convinto che il contesto non gli dia una scusa valida per usare certi termini.

Le parole di Ben Sulayem
Ben Sulayem, in un video pubblicato da SoyMotor, ha lasciato intendere che userà qualsiasi mezzo per contrastare questo comportamento.
Il presidente della FIA ha dichiarato: “Andiamo avanti così e poi togliamo le comunicazioni radio dalle dirette? Forse. Lo ritardiamo? Forse.”
“Ci sono molte cose su cui lavoreremo con i nostri promotori. Siamo ancora i proprietari del campionato dopotutto”, ha aggiunto.
Le comunicazioni radio durante un GP vengono trasmesse in ritardo rispetto a quando avvengono, per consentire di censurare eventuali parolacce. Tuttavia, nei pacchetti di abbonamento premium, qualsiasi scambio tra i piloti e il muretto dei box viene riprodotto in tempo reale, cosa che potrebbe essere influenzata da eventuali scelte di Ben Sulayem.
Non è del tutto chiaro se intenda vietare completamente la trasmissione in diretta delle comunicazioni radio o se semplicemente voglia togliere le meno adatte alla visione.
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Piloti vs FIA
Ben Sulayem è stato in disaccordo con i piloti di F1 fin dall’introduzione delle regole sulla cattiva condotta. Verstappen è stato il primo a indignarsi e gli altri piloti gli “hanno dato ragione”.
Nel weekend di gara di Singapore il presidente FIA ha paragonato il linguaggio dei piloti nelle monoposto a quello dei “rapper“. Questo ha suscitato preoccupazioni di razzismo da parte di Lewis Hamilton.
Il campione britannico ha affermato: “Da un lato, quando avevo 22 anni, non ci pensavo molto [alla questione sulle parolacce] e pensavo che le mie emozioni si accendessero e dicessi semplicemente quello che mi passava per la testa, dimenticandomi di quante persone e bambini mi stavano ascoltando.
Sono sicuro che se dici che ci sono delle sanzioni per questo, la gente smetterà. Non so se è necessario, ma penso decisamente che ci siano un po’ troppe [parolacce].”
“Non mi piace, però, il modo in cui ha espresso quello che vuole far capire.” – ha aggiunto – “Dire che si trattava di rapper è molto stereotipato, e se pensi che la maggior parte dei rapper siano neri, in realtà significa che ‘Noi non siamo come loro’.”
La GPDA – Grand Prix Drivers’ Association – ha rilasciato una dichiarazione a novembre, sostenendo che il Presidente dovrebbe “riconsiderare il suo tono e il suo linguaggio”. Ben Sulayem ha risposto affermando che il modo in cui gestisce l’organizzazione “non sono affari loro [dei piloti]”.
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Immagine copertina: formulacritica.it