In un’intervista esclusiva rilasciata a RacingNews365, Atze Kerkhof spiega il segreto dietro i successi di Max Verstappen e di come faccia la differenza rispetto ai suoi rivali in F1.
Kerkhof, ingegnere e consulente per le prestazioni dei piloti di Stake F1, prima di approdare alla Sauber grazie a Xevi Pujolar, ha iniziato la sua carriera nel sim racing. In seguito ha collaborato con il team Van Amersfoort Racing, dove ha lavorato a stretto contatto con Verstappen, un’esperienza che gli ha permesso di maturare una profonda comprensione dei fattori alla base dei suoi successi in F1. Il sim racing gli ha insegnato i fondamenti della dinamica del veicolo e gli ha permesso di fare il salto nel motorsport reale. “Il sim racing ti dà modo di comprendere la macchina e di come ottenere il massimo grip,” spiega Kerkhof.
Oggi il suo ruolo in F1 consiste nel guidare piloti e ingegneri verso un equilibrio perfetto tra setup, stile di guida e dinamica del veicolo: “È come camminare su un filo del rasoio, dove ogni movimento deve essere calcolato al millimetro per affrontare una curva nel modo migliore.”
Uno degli aspetti fondamentali della guida di Verstappen è la fluidità, un approccio che molti piloti trovano controintuitivo. “Quando chiedi a un pilota di spingere, spesso tende a lavorare di più sulla macchina e sui pedali, ma questo rallenta la macchina,” rivela Kerkhof.
Lo stile di guida di Max Verstappen
Secondo l’ingegnere, Verstappen eccelle proprio qui: la sua guida fluida e il controllo totale della vettura gli permettono di sfruttare al massimo il potenziale del mezzo. “Il suo stile può sembrare meno aggressivo, ma è il più veloce perché ottimizza le gomme e la dinamica della macchina.”
Una delle qualità che rendono Verstappen unico è la sua capacità di comunicare con il team. Kerkhof lo descrive come un pilota che “ha una percezione del 99% di ciò che serve alla macchina.”

Questa sensibilità gli permette di indicare esattamente le modifiche necessarie per migliorare le prestazioni: “Con Verstappen basta seguire le sue indicazioni e tutto funziona. Non è così per tutti i piloti, molti dipendono maggiormente dagli input degli ingegneri, il che può creare frizioni.”
In situazioni difficili, come dopo una sessione di prove libere insoddisfacente, Verstappen si distingue per la sua capacità di guidare il team nella direzione giusta, portando il team al successo.
Convincere un pilota a cambiare stile di guida non è mai facile, sottolinea Kerkhof: “Devi spiegare con chiarezza il cambiamento necessario, usando dati e telemetria.”
“Max ha sempre avuto un’eccezionale sensibilità per la macchina,” conclude Kerkhof. “Questa qualità, unita alla sua capacità di lavorare in simbiosi con il team, è ciò che lo rende unico nel paddock e il pilota più facile con cui lavorare.”
Con tre titoli mondiali già conquistati e un quarto in arrivo, Max Verstappen rimane il punto di riferimento in Formula 1 ed è un pilota destinato a diventare una leggenda.
Fonte: RacingNews365
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