Dopo la sostituzione del pacco batteria, Ferrari ha deciso il da farsi sulla Power Unit di Leclerc: ecco da dove partirà il monegasco nel GP di Abu Dhabi
Il weekend a Yas Marina, ultimo della stagione, si presentava difficile per Ferrari, ma nessuno avrebbe mai immaginato un calvario del genere. Dopo l’ufficialità delle 10 posizioni di penalità per Leclerc per sostituzione del pacco batteria, a poche ore dal via Ferrari ha preso la decisione sul possibile cambio motore: ecco da dove partirà nel GP di Abu Dhabi.
Oltre al danno, è arrivata anche la beffa. Dopo la retrocessione in griglia, annunciata già dalla prima sessione di libere del venerdì, in qualifica la situazione è diventata ancora più difficile. A Charles Leclerc, è stato annullato il tempo in Q2 per track limits in curva 1, non riuscendo così ad accedere all’ultima parte.

A seguito del pessimo risultato ottenuto, è circolata nel paddock la voce che Ferrari potrebbe decidere di cambiare tutta la PU sulla numero 16. Avrebbero dato a Leclerc la possibilità di spingere al massimo per tutta la durata del GP. Qualche minuto fa, è arrivata la decisione del team di Maranello.
Il team non farà altre sostituzioni sulla vettura del pilota monegasco. Partirà quindi dalla 19° posizione, vista la penalità di Franco Colapinto che occuperà l’ultima casella. Ferrari ha valutato che un motore nuovo, non avrebbe dato un enorme vantaggio rispetto a quello già montato.
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Sarebbe comunque potuta essere un’opportunità per rientrare in zona punti il prima possibile, cercando di mettere pressione alle due McLaren. Se già da giovedì sembrava difficile, ora per riportare il titolo mondiale costruttori in Italia, serve una vera e propria impresa. Ma sappiamo che in questa Formula 1 i verdetti vengono dati dopo la bandiera a scacchi.
Infatti, come abbiamo visto durante l’anno, il team di Woking una volta messo sotto pressione potrebbe commettere degli errori. Starà quindi a Sainz, che parte terzo, non farsi sfuggire nessuna opportunità di attacco alle due papaya.
*Foto in copertina, credits: motorsport.com
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