Settembre 15, 2024
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F1 | La dura critica di Eddie Jordan ad Audi: “Ciò che stanno facendo è sbagliato”

Eddie Jordan nutre dei dubbi sull’ingresso di Audi in F1 nel 2026; per l’ex Boss dell’omonimo team l’approccio adottato non è quello giusto.

Il programma di Audi per l’ingresso in F1 nel 2026, con il debutto del nuovo regolamento tecnico, si sta definendo; tuttavia iniziano ad arrivare le prime critiche, non da ultimo quelle di Eddie Jordan.

Il Gruppo Volkswagen prenderà il posto del team Sauber che quest’anno sta correndo con il nome di Stake F1; una stagione finora piuttosto deludente con zero punti in quattordici gare. Nelle ultime settimane Mattia Binotto ha preso il posto di Andreas Seidl mentre Jonathan Wheatley, direttore sportivo di Red Bull, sarà il team principal.

La futura vettura del Team Audi F1 Racing | Credits to: Audi MediaCenter

Tuttavia le cose non sembrano andare per il meglio. Le ultime indiscrezioni riportate da Crash.net sulla scelta di Carlos Sainz non lasciano presagire nulla di positivo. Lo spagnolo, infatti, avrebbe preferito Williams a causa di una “sfiducia” nei confronti di Audi.


Leggi anche: F1 | “Tutta speculazione”, Vowles ha chiarito alcuni dubbi sul contratto di Sainz con Williams


La casa di Ingolstadt erediterà da Sauber anche la sede di Hinwil in Svizzera, una scelta duramente criticata da Jordan:

“Ho un punto interrogativo sul programma di Audi”, ha detto Jordan nel podcast Formula For Success e riportato da Racingnews365“Costruire una vettura, farla andar bene fuori dalla Svizzera con gente tedesca e con produzione tedesca, è una grande, grande, grande sfida. Abbiamo visto cosa ha fatto la Toyota. Sono entrati, hanno provato a farlo in quel modo e poi non ha funzionato”.

I vantaggi di una sede in Inghilterra

Jordan ha invece ammesso quali sono i vantaggi di una sede nel Regno Unito; la Jordan infatti aveva sede a Silverstone:

“Devo dire che non c’è modo migliore per gestire una macchina da corsa che in Gran Bretagna e in particolare in nella zona di Northampton, Oxfordshire e vari altri posti. Hanno una tale ricchezza di conoscenze. Hanno semplicemente la mentalità di essere in grado di vincere o di ottenere il meglio.”

Oltre alla mentalità, Jordan ha sottolineato come il rapporto con i fornitori sia del tutto diverso:

“I fornitori sono a conoscenza delle complessità e dei tempi. Se in Svizzera hai bisogno di un componente, ti daranno una tempistica che potrebbe richiedere quattro giorni, quattro settimane, quattro mesi e non c’è niente che tu possa fare. Nel Regno Unito, ti sederesti davanti a quel fornitore e diresti: se non lo fai, non otterrai più lavoro, è meglio mollare tutto e farlo. E lavorano notte e giorno per realizzarlo. Quindi questa è la filosofia, esiste una cultura delle corse, è nel DNA e penso che ciò che sta facendo Audi sia sbagliato”.


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*Immagine di copertina, credit: Getty Images

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