La Red Bull ha incaricato l’ex Performance Engineer di Perez di ricoprire il ruolo di ingegnere di pista di Lawson per la stagione 2025 di Formula 1.
Richard Wood – ex Performance Engineer di Sergio Perez – sarà l’ingegnere di pista di Liam Lawson per la nuova stagione.
Il neozelandese ha preso il posto del messicano come secondo pilota Red Bull accanto a Max Verstappen, ma Lawson non lavorerà Hugh Bird – che ha ricoperto il ruolo di ingegnere di pista di Perez nei quattro anni trascorsi con la squadra.
Infatti, Bird ricoprirà un ruolo in fabbrica all’interno del team, mentre Wood prenderà posto come ingegnere di pista. Wood ha già avuto esperienze in questo ruolo, avendo preso il posto di Bird al Gran Premio d’Olanda lo scorso anno, quando quest’ultimo era in congedo di paternità.
In seguito alla perdita di Adrian Newey – passato all’Aston Martin – e di Jonathan Wheatley – passato all’Audi tramite Sauber –, sono in atto diversi cambiamenti tecnici all’interno del team di Milton Keynes.

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Le aspettative di Lawson
Oltre al suo nuovo ingegnere di pista, Liam Lawson ha riflettuto sulle sue aspettative per la stagione 2025 di F1 e si è fissato degli obbiettivi realistici. Per quanto riguarda lo “scontro diretto” con Max Verstappen – 4 volte campione del mondo – sa che non avrà vita facile.
Il neozelandese ha riconosciuto che, prima di Perez, sia Pierre Gasly che Alex Albon hanno avuto difficoltà a prendere confidenza con la vettura Red Bull. Nel frattempo Verstappen si è imposto come primo pilota assoluto del team. Infatti, entrambi sono stati esclusi alla fine.
Lawson ha affermato: “Non so cosa provassero [Gasly e Albon] quando erano lì. Puoi sempre guardarlo dall’esterno e pensare: ‘Ecco cosa hanno provato’. Ma non so cosa abbia significato per loro.”
“Credo che, per competere con Max, bisogna essere realisti e sapere che lui è il pilota più veloce in griglia in questo momento e che non si potrà batterlo di mezzo secondo in qualifica.” – ha aggiunto – “Non sarà qualcosa che accadrà davvero. Per me, è più l’opportunità che c’è di imparare dai migliori.”
“Per me, come pilota, poter competere con un ragazzo che ha vinto quattro campionati del mondo ed è molto esperto [è una grande opportunità] … [lui] è in quella vettura da molto tempo”, ha spiegato.
Ha, poi, dichiarato: “Quella monoposto è stata quasi… non è sviluppata attorno a lui, ma lui ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo di quella vettura e la capisce molto bene. Per quanto riguarda il modo in cui guidarla, è tutto scritto sulla carta.”
“Quando vedi tutti i dati che lui porta alla squadra, per me, come pilota, poter essere al suo fianco, poter imparare da lui e avere accesso a tutto questo, penso che questo sia ciò che mi entusiasma di questa opportunità”, ha concluso Lawson.
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Immagine copertina: PlanetF1