Guenther Steiner ironizza sull’importanza del trasferimento di Hamilton in Ferrari affermando che “finirà in Vaticano” se dovesse riuscire a riportare il titolo a Maranello
Dal 2025, andando ad affiancare Charles Leclerc, Lewis Hamilton sarà un pilota Ferrari, abbandonando la Mercedes dopo 11 anni in cui, insieme, hanno collezionato 6 mondiali piloti e 8 costruttori.
Hamilton alla Ferrari significa il pilota più vincente di sempre, nella scuderia più vincente di sempre. L’obiettivo, quindi, non può che essere il titolo iridato che, per il pilota britannico, sarebbe l’ottavo. Un’impresa da record, che gli permetterebbe di superare Michael Schumacher, fermatosi a quota 7 (5 dei quali proprio in Ferrari).
L’astinenza mondiale della Ferrari, ormai, dura da 16 anni, quando nel 2008 a Maranello arrivò il titolo costruttori. Il mondiale piloti, invece, manca dall’anno prima, quando Kimi Raikkonen riportò in Ferrari il titolo iridato nel 2007.
HAMILTON IN FERRARI PER RITROVARE LA MAGIA MONDIALE
Guenther Steiner, durante una puntata del podcast Beyond the Grid, ha parlato del futuro sodalizio italo-inglese, ipotizzando una conclusione degna di un poema epico. «Ovviamente non ne ho parlato con lui, ma penso che voglia provare a fare la magia: riportare la Ferrari a vincere i campionati. Credo che questa sia la sua motivazione».
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«’Sono un GOAT [il più grande di tutti i tempi] comunque, sai, ho vinto sette campionati. – Continua Steiner ipotizzando il ragionamento di Hamilton dietro la scelta della Ferrari – Cosa posso fare di più? Alla Mercedes, posso vincere l’ottavo, forse, se faccio un buon lavoro. Alla Ferrari, se vinco l’ottavo, o vinco un campionato per la Ferrari, invece…’ beh, quel tizio finirà in Vaticano!»
IL FASCINO FERRARI E L’AMICIZIA CON VASSEUR
«Penso che la Ferrari senza la F1 non sia la Ferrari, e la F1 senza la Ferrari non sia la F1!» Ha poi spiegato Steiner, affermando di comprendere il fascino della Ferrari, che ha spinto Hamilton a trasferirsi in Italia alla soglia dei 40 anni.
«Credo che sia semplicemente la magia che porta con sé quel Cavallino Rampante, quando hai la possibilità di farne parte come pilota.» Continua l’ex team principal della Haas, evidenziando il buon rapporto tra Hamilton e Vasseur.
«Si conoscono: hanno vinto molto nelle formule junior, Lewis e Fred. Sono molto uniti e penso che cerchino di fare qualcosa insieme e, se ci dovessero riuscire, sarebbe una cosa fantastica per entrambi.»
LECLERC E L’ESEMPIO DEL FUTURO COMPAGNO DI SQUADRA
Steiner, poi, si sofferma anche sulla posizione di Hamilton al fianco di Leclerc, che potrebbe trarre insegnamento dal sette volte campione del mondo.
«Penso che ciò che Charles può imparare da Lewis è che [Lewis] raramente commette errori. È un pilota completo, un calcolatore. Ha visto così tanto, ha fatto così tanto. Ma anche al di fuori del mondo delle corse. Come si comporta, concentrandosi ancora sulle corse ma facendo anche un sacco di altre cose, ti chiedi ‘Come fa a fare tutto?‘»
«È semplicemente ben preparato, ha imparato nel corso degli anni. Se Charles vuole essere furbo, osserverà il compagno e penserà ‘Ehi, posso avere questo successo anch’io‘.» Continua Steiner che, poi, elogia le doti di Leclerc.
«Perché, dal punto di vista della guida, penso che anche Charles possa tirare fuori qualcosa dal sacco. Dal punto di vista della guida, non è dietro Lewis. Ma Lewis come pilota è più completo. La velocità c’è, ma è più completo. Charles è più giovane, non ha abbastanza esperienza. Lewis ce l’ha e [Leclerc] può imparare da lui.»
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