Liam Lawson è pronto a mettersi alla prova al fianco di Verstappen in Red Bull: ecco perché secondo lui l’olandese ha demolito i suoi ultimi compagni di squadra
Dopo la promozione in Red Bull per la stagione 2025, Liam Lawson ha subito affrontato l’elefante nella stanza: gli ultimi tre compagni di squadra di Max Verstappen non sono stati in grado di avvicinarsi minimamente alle prestazioni del pilota olandese.

Verstappen nelle ultime stagioni, dopo l’addio di Ricciardo a fine 2018, si è costruito una reputazione nei confronti con i propri compagni di squadra. Nessuno è stato più all’altezza della sfida. Gasly, Albon e, per ultimo, Perez si sono dovuti arrendere alla mostruosa velocità del campione olandese.
Il prossimo a raccogliere la sfida di Verstappen sarà Liam Lawson, che, dopo aver disputato 11 gare tra 2023 e 2024 con la squadra satellite della Red Bull, passerà alla squadra principale nel 2025, a seguito della partenza di Perez.
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In un’intervista con Sky F1, a Lawson, che ha trascorso le ultime tre stagioni come collaudatore e pilota di riserva per la Red Bull, è stato chiesto direttamente perché, secondo lui, Gasly, Albon e Perez abbiano tutti incontrato difficoltà nel confronto con Verstappen.
Ecco come il pilota neozelandese ha risposto in merito alla questione: “Ho guidato la macchina negli ultimi anni e ho fatto dei test. In tutta onestà, posso dire che la vettura è molto aggressiva e richiede molta fiducia per essere guidata. Penso che sia lì che Max eccelle come pilota, con la sua estrema fiducia.”
“Ma la cosa principale è che lui è semplicemente il migliore al mondo in questo momento, quindi affrontare il miglior pilota sarà sempre estremamente, estremamente difficile. E, in definitiva, questa è probabilmente la ragione principale per cui tutti hanno avuto difficoltà finora a confrontarsi con lui.”
Spesso è stata portata avanti una narrativa basata sui diversi stili di guida per giustificare i grandi distacchi visti tra Max Verstappen e i suoi compagni di squadra, ma Lawson non pensa che sia questo il punto, come ha dichiarato a PlanetF1.
“Per quanto riguarda gli stili di guida, non so se credo così tanto nel concetto di uno stile di guida specifico. Penso che ci siano certe caratteristiche che ti piace che una macchina abbia, ma credo anche che, personalmente, ho passato molto tempo a sviluppare quella vettura, come junior e come pilota di riserva negli ultimi anni, e sento di capire abbastanza bene come si comporta la macchina.”
“Ma non credo completamente nell’idea che ‘questo non si adatta al tuo stile di guida’. Penso che, come piloti, siamo professionisti e dobbiamo adattarci a qualunque cosa stiamo guidando.”
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Crediti Immagine di Copertina: @redbullracing