Liam Lawson dal prossimo GP siederà sul sedile della Racing Bulls per i sei GP finali del mondiale. Sei GP in cui Horner e gli addetti osserveranno attentamente le prestazioni di Lawson, in prova per un eventuale salto in Red Bull.
Ad Austin, Lawson sarà di ritorno in Racing Bulls al fianco di Tsunoda dopo il licenziamento di Ricciardo. Occasione unica per il neozelandese che, in sei gare, si giocherà un posto in Red Bull dal prossimo anno. L’idea sembra essere quella di testare Liam e, in caso di rendimento positivo nell’ultima parte del mondiale, promuoverlo in casa madre. Così facendo, si riuscirebbe a liberare anche un posto in Racing Bulls per un altro giovane, con Hadjar in pole su tutti.

È lo stesso Horner a spiegare la scelta di non affidare a Ricciardo la stagione completa e, di conseguenza, la promozione di Lawson. Durante una puntata del podcast F1 Nation, infatti, il team principal della Red Bull ha affermato: «In un mondo perfetto avremmo fatto così – riferendosi all’eventualità di lasciare il posto a Ricciardo fino a fine stagione – ma da una prospettiva più ampia, abbiamo bisogno di risposte che tengano conto del quadro generale dei piloti.»
«E naturalmente, con sei gare rimanenti, è l’occasione perfetta per schierare Liam accanto a Yuki e vedere come si comporterà nei restanti sei Gran Premi». Ha poi concluso Horner.
L’opportunità è di quelle rare e Lawson ne è consapevole. Ma il percorso sarà tutt’altro che semplice, a partire dal weekend di Austin, dove Liam avrà a disposizione una sola sessione di prove libere per riprendere confidenza con la monoposto RB, prima di lanciarsi in qualifica.
L’obiettivo, quindi, non è solo quello di testare Lawson in ottica Racing Bulls ma capire se potrebbe essere il successore di Sergio Perez. Il messicano ha firmato un contratto “uno più uno” che lo lega a Red Bull per il 2025 e offre al team un’opzione per trattenerlo anche per la stagione successiva.
«Questo va oltre Racing Bulls, comprende anche la Red Bull! – ha ribadito Horner – Ovviamente abbiamo un contratto con Sergio per l’anno prossimo, ma bisogna sempre tenere d’occhio il futuro. Sarà Liam? Dobbiamo forse guardare fuori dal nostro team? O uno degli altri giovani riuscirà a dimostrare di essere pronto quando sarà il momento, che si tratti di Hadjar o Lindblad?»
RED BULL RITORNA A PESCARE DALLA PROPRIA ACADEMY DOPO PEREZ
Dopo quattro anni di stabilità garantita dalla coppia Verstappen-Perez, la Red Bull sembra quindi intenzionata a ripescare dal suo vivaio. Vivaio che, negli anni, aveva permesso di portare in F1 giovani promesse come Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo, Daniil Kvyat e Max Verstappen.
Processo che, però, si è arrestato quando Albon e Gasly non hanno soddisfatto le aspettative di Marko nelle occasioni avute al volante Red Bull. Da quel momento la squadra ha cambiato prospettiva, virando su Sergio Perez, estraneo al mondo di Milton Keynes, ma con una importante, pluriennale esperienza.
Nel frattempo, il Red Bull Junior Team si è lasciato sfuggire diverse promesse: da Bearman a Antonelli, passando per Norris e Piastri. Contemporaneamente, la scuderia austriaca si è trovata a fronteggiare una crescente concorrenza degli altri team (quantomeno sul fronte Academy): a Ferrari e Mercedes, negli anni, si sono aggiunte infatti anche McLaren, Alpine e Williams.
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Con Lawson si tenta un ritorno al passato, incoraggiati dai riscontri positivi arrivati dai recenti esordi di Piastri, Bearman e Colapinto. Se Liam dovesse superare questa “audizione” di sei gare, quindi, nel 2025 le due monoposto Red Bull sembrerebbero, con ogni probabilità, destinate a Verstappen e al neozelandese.
RACING BULLS E LA SITUAZIONE TSUNODA
In Racing Bulls, invece, i rumors indicano come potenziale compagno di squadra di Yuki per il 2025 il francese Isack Hadjar, attualmente secondo nel campionato di F2.

In questo scenario, però, è difficile comprendere la situazione di Yuki Tsunoda.
Il giapponese il prossimo anno inizierà il suo quinto mondiale nella categoria regina. Al momento, però, non sembra essere considerato da Horner e Marko come un potenziale compagno di squadra di Verstappen.
Da quando, nel 2018, Yuki è entrato in Red Bull su richiesta della Honda (al tempo partner molto forte del progetto F1), ha avuto una crescita continua, seppur lenta. A conti fatti, però, non sembra aver rispettato le aspettative dei vertici Red Bull e, se finora gli è sempre stato garantito un sedile, dal 2026, con il passaggio di Honda ad Aston Martin, il suo futuro diventa un enorme punto interrogativo.
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