Dicembre 10, 2024
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F1 | Lawson: “La McLaren che mette l’inno britannico è una str*****a”

Lawson ha espresso il suo disaccordo con l’inno britannico suonato sul podio in F1 quando la McLaren vince una gara, ha affermato che è una “str*****a”: ecco le sue parole.

Da quando è tornato in F1, Liam Lawson – pilota RB – è stato al centro di alcune discussioni. Ha avuto qualche scontro in pista con Fernando Alonso – pilota Aston Martin – e Sergio Perez – pilota Red Bull. Ora Lawson ha criticato la McLaren per l’inno suonato sul podio.

Lawson, essendo lui stesso neozelandese, ha sostenuto che la McLaren dovrebbe suonare l’inno nazionale della Nuova Zelanda, quando sale sul podio, in onore del suo fondatore – Bruce McLaren. Ecco cos’ha dichiarato il pilota RB.

Lawson McLaren inno
F1 | Lawson: “La McLaren che mette l’inno britannico è una str*****a”
(@F1 Oversteer)

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Bruce McLaren

Bruce McLaren è una leggenda delle corse automobilistiche: ha vinto Gran Premi, il titolo Can-Am e la 24 ore di Le Mans.

Tuttavia, da quando ha fondato la McLaren, il team ha avuto sede nel Regno Unito e ha gareggiato con una licenza britannica concessa dalla FIA per tutta la sua permanenza nella categoria.

La critica si basa sull’opinione soggettiva su ciò che rende una squadra britannica: la sua base o il suo fondatore?

La squadra di Woking porta avanti l’eredità di Bruce McLaren indipendentemente dall’inno suonato sul podio quando la McLaren conquista un’altra vittoria. Una scultura del fondatore è presente nella sede centrale e le monoposto sfoggiano la stessa livrea color papaya che Bruce McLaren scelse per la prima vittoria della squadra a Spa-Francorchamps nel 1968, due anni dopo l’ingresso in Formula 1.

Il fondatore perse la vita nel 1970 in un incidente durante i test della Can-Am a Goodwood e Teddy Mayer prese il controllo della squadra.

Oggi la McLaren Racing è di proprietà per due terzi del McLaren Group. Il terzo rimanente è di proprietà della società di investimenti statunitense MSP Sports Capital.

Le parole di Liam Lawson

Liam Lawson è il primo neozelandese a gareggiare in F1 dal 2018 quando c’era Brendon Hartley. Segue la scia di leggende come Bruce McLaren, Chris Amon e il campione del 1967 Denny Hulme.

Per far capire meglio la sua critica, prende come esempio il team vincitore in carica affermando: “La Red Bull suona l’inno nazionale austriaco e la squadra ha sede nel Regno Unito.

La McLaren ha sede nel Regno Unito, ma è una squadra neozelandese” – ha aggiunto Lawson nel podcast Red Flags – “È una totale str*****a, per essere onesti. Non ha senso.

È un team neozelandese, il nome è ancora McLaren. Non ne ho idea [del perché suonino l’inno britannico], sinceramente. Soprattutto se vieni dalla Nuova Zelanda, Bruce McLaren è una leggenda assoluta”, ha concluso il pilota RB.


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Immagine copertina: F1 Oversteer

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