Liam Lawson ha spiegato come lui ed altri giovani piloti hanno avuto l’opportunità di andare subito forte sulle attuali vetture di F1…
L’attuale pilota di Racing Bulls, Liam Lawson, ha detto che attraverso le attuali strutture dei team di F1 e con i relativi simulatori, è più semplice per i giovani piloti adattarsi alle vetture ed in questa maniera andare subito forte.
Lawson: “Il simulatore rappresenta lo strumento chiave…”
“Penso che non possiamo davvero testare molto. So che molti anni fa potevi testare praticamente quando volevi, sai, avevi auto di prova e cose del genere”, ha affermato a RacingNews365.
“Anche se sarebbe molto, molto bello. Ovviamente non è così che va lo sport in questo momento. Ed è per questo che la guida al simulatore e il lavoro che facciamo dietro le quinte con i dati e la preparazione per un evento è fondamentale, anche se è per lo più lavoro al simulatore, direi.”
Non potendo testare come si faceva nel passato, ad oggi i simulatori costituiscono dunque gli strumenti principali per prepararsi ed abituarsi alla pista. E proprio attraverso ciò Lawson ha avuto l’opportunità di formarsi e crescere gradualmente.
“Ogni squadra ha il proprio simulatore che sviluppa e con cui cerca di lavorare. E si tratta fondamentalmente di cercare di renderlo il più realistico possibile”.
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Il simulatore è fondamentale per lo sviluppo delle vetture e come detto dal pilota VCARB, deve avvicinarsi il più possibile alla realtà. E proprio in questo 2024, molti team non sono riusciti a sviluppare nella maniera corretta vista la mancanza di correlazione tra simulatore e pista.
“Quindi passiamo molto tempo come piloti di riserva, anche passando per la Formula 3 e la Formula 2, veniamo introdotti al lavoro di Formula 1 e ci prepariamo per una gara di Formula 1″.
“Ecco perché l’accesso che abbiamo ora, si avvicina molto ogni anno. Ecco perché sta diventando, diciamo, più facile o più vicino per noi poter entrare in gioco. Costituisce ancora una sfida di sicuro.
“È ancora molto diverso. È solo il lavoro che facciamo dietro le quinte. Probabilmente c’è molto di questo che forse la gente non vede”, ha così concluso Lawson.
Credit copertina: F1 Only
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