Lawson si sente sollevato dopo che un “anno difficile” si è concluso con un’opportunità in F1, Ricciardo sarà sostituito proprio da lui: ecco le sue parole.
Liam Lawson ha manifestato sollievo nel concludere un anno come questo, ha affermato dopo aver ottenuto un posto in RB per il resto della stagione di Formula 1: “non è stato un anno facile per me”.
Per gli ultimi 6 gran premi e le ultime 3 sprint del calendario 2024, Lawson guiderà per la RB in sostituzione di Daniel Ricciardo. Per il 22enne neozelandese non è la prima volta in una vettura di F1. Già l’anno scorso, per 5 gare, aveva sostituito l’australiano dopo che si era rotto un osso della mano sinistra in più punti a seguito di un incidente durante le prove del GP d’olanda.
Rientrato in pista dopo essersi ripreso dall’infortunio, Ricciardo è stato confermato dal team per quest’anno. Non è andato tutto, però, come pensava dato che è mancata una certa costanza nelle prestazioni.
Le parole di Lawson
Il giovane neozelandese e consapevole del fatto che, se non fosse stato per l’infortunio dell’australiano dell’anno prima, sarebbe stato molto difficile che quest’anno gli venisse presentata questa opportunità.
“Non è stato certamente facile per me quest’anno. L’anno scorso sono riuscito a fare alcune gare di F1, mentre quest’anno sono stato messo da parte. Allo stesso tempo, senza quelle gare dell’anno scorso, ora non avrei avuto diritto a questo posto”, ha dichiarato.
“Tuttavia, ho imparato molto quest’anno nel mio ruolo di pilota di riserva.” – ha aggiunto – “La Formula 1 è così diversa dalle altre categorie di corse, quindi mi ha davvero permesso di imparare molto quest’anno. Non puoi paragonare questa categoria ad altre categorie di corse.”
Liam Lawson ha affermato di aver imparato molto, soprattutto del linguaggio che utilizzano gli ingegneri.
“E ho tratto molti benefici dall’essere con il team. In ogni gara sono stato presente nel paddock e ho imparato molto, soprattutto in termini di comunicazione all’interno del team. Parlo della comunicazione tra gli ingegneri. C’è davvero molto da fare in quell’area.”
Il pilota neozelandese ha spento sul nascere l’idea che si trattasse di una lotta per la sopravvivenza nella categoria tra lui e Ricciardo. Riguardo al suo rapporto con l’australiano negli ultimi 21 mesi, il giovane pilota ha dichiarato: “Daniel [Ricciardo] mi ha aiutato l’anno scorso e quest’anno abbiamo sempre avuto buoni rapporti l’uno con l’altro. Mi è sempre stato d’aiuto.
Ma non siamo solo io e lui [in ‘lotta’]. Non è stata solo una lotta tra me e lui. Si lotta con tutti in Formula 1 per ottenere o mantenere un posto.”
“Si tratta di lottare per sopravvivere in Formula 1.” – ha aggiunto – “Tra me e lui, però, non è mai stato così. Forse è perché siamo in un momento diverso delle nostre carriere, ma tra noi è sempre andato tutto bene.”
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Lawson è grato del sostegno
Date le ottime prestazioni dell’anno scorso, circolava una voce secondo cui Audi sarebbe stata interessata ad ingaggiarlo insieme a Nico Hulkenberg per la stagione 2025. Il pilota neozelandese tuttavia era determinato a rimanere in Red Bull e a vedere mantenuta la promessa che gli era stata fatta da Helmut Marko qualche anno fa.
Lawson ha dichiarato: “Per essere onesti, ho sempre pensato alla Red Bull Racing. Certo, se la Red Bull mi avesse detto che non voleva continuare con me, avrei preso in considerazione altre opzioni. Ma nella mia mente ho sempre avuto solo la Red Bull e sono felice che ora si sia presentata l’opportunità.”
Dato che si trova nella famiglia Red Bull da parecchi anni, ha sempre immaginato di correre per il team. Soprattutto dopo che Marko l’aveva fatto entrare nel mondo Red Bull Racing quando aveva 16 anni e gli ha promesso di portarlo in F1.
“Sono con la Red Bull da sei anni ed è per questo che ho sempre immaginato di correre per la famiglia Red Bull. Ecco perché sono anche molto grato a Helmut [Marko] perché mi ha preso anni fa dalla Toyota Racing Series in Nuova Zelanda quando avevo 16 anni.
Poi si è assicurato che fossi in grado di arrivare fino in Formula 1. Mi ha detto allora che il suo obiettivo era di portarmi in Formula 1 e ora ci è riuscito. Ecco perché gli sono molto grato perché senza di lui non ci sarei riuscito.”
“Inoltre, naturalmente, sono molto grato anche a Christian Horner. È un uomo di parola. E anche a tutta la famiglia Red Bull perché hanno dedicato un’enorme quantità di energia e tempo a me. Non solo con le ore al simulatore, ma anche con i giorni di test che sono riuscito a completare. Sono ore importanti che ho potuto mettere in pista, anche per preparare il corpo per i weekend di Gran Premi”, ha concluso.
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Immagine copertina: Fuori Pista