Un assetto troppo aggressivo ha messo alla prova la competitività della Mercedes nel Gran Premio degli Stati Uniti.
Il team principal, Toto Wolff, ha espresso la sua preoccupazione per la forma della W15. Ha ammesso che il momento favorevole della stagione pre-estiva, durante il quale la squadra ha vinto tre gare su quattro, sembra essere ormai svanito. Wolff ha dichiarato che il team non è più competitivo ai livelli di McLaren, Ferrari e Red Bull. “Siamo tornati allo status di sfavoriti”, ha affermato, aggiungendo che non si può più entrare in un weekend con la certezza di lottare per la vittoria. Ora, il team deve realisticamente accettare di essere la quarta forza in pista.
James Allison, direttore tecnico del team, ha offerto una spiegazione più tecnica sul perché la Mercedes abbia avuto così tanti problemi ad Austin. Secondo lui, il problema principale non risiede negli aggiornamenti, ma nelle scelte di assetto adottate per il weekend. Nel resoconto post-gara, Allison ha evidenziato come l’auto fosse “troppo bassa” un’idea che funziona bene in teoria, poiché queste vetture tendono a essere più veloci quanto più sono basse. Tuttavia, c’è un limite oltre il quale l’auto inizia a comportarsi in modo instabile.
Allison ha spiegato che correre con un’auto troppo rigida e bassa può comportare rischi significativi. “Se prendi un dosso al momento sbagliato o un vento laterale al momento sbagliato, allora vieni punito. Immagino che stessimo solo esagerando un po’ troppo in termini di quanto ci siamo avvicinati al terreno, di quanto siamo stati rigidi.” Questo è stato uno degli elementi che ha probabilmente contribuito ai testacoda visti in gara.
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Nonostante questi problemi, Allison ha difeso gli aggiornamenti montati sulla W15, sottolineando che, dai dati raccolti, il pacchetto si è comportato come previsto. “Tutte le cose che abbiamo misurato suggerivano che il pacchetto di upgrade si stava comportando come ci aspettavamo- La deportanza c’era. Prima degli spin non abbiamo visto niente che si rompesse nelle strutture di flusso sotto la macchina. Ci sono tutte le ragioni per pensare che gli aggiornamenti siano stati buoni e ne godremo per il resto dell’anno. La tendenza a sbattere contro le barriere in un numero insolito di occasioni era dovuta al fatto che la macchina era troppo bassa, troppo rigida e di conseguenza la maneggevolezza si degradava in modo inaccettabile”.
Foto in copertina, Credit: Zak Mauger / Motorsport Images
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