Ci può essere una correlazione tra l’addio di Adrian Newey e il calo delle prestazioni? In casa Red Bull, Marko ed Horner hanno visioni opposte e lo hanno dimostrato con le ultime dichiarazioni.
La Red Bull è stata sicuramente una delle protagoniste indiscusse dello scorso campionato di Formula 1, non solo in pista ma anche fuori. Dalle accuse di molestie sessuali mosse nei confronti di Christian Horner alla notizia che ha sorpreso l’intero paddock: l’addio dello storico direttore tecnico Adrian Newey. Nonostante siano passati diversi mesi dall’annuncio del divorzio dalla Red Bull, Horner e Marko sono tornati sull’argomento.
La stagione della Red Bull si è conclusa con il terzo posto nel mondiale costruttori. Dopo un inizio promettente le prestazioni non hanno più rispettato le aspettative. Molti riconducono il crollo della performance della monoposto proprio all’addio di Newey, l’ideatore della RB20.
Il mancato titolo costruttori è veramente riconducibile a Newey?
Secondo il Team Principal della Red Bull, Christian Horner, il calo delle prestazioni della monoposto non è da ricondurre all’assenza di Adrian Newey. Di tutt’altra opinione è Helmut Marko che non ha tardato a controbattere e in una recente intervista rilasciata ad Autosprint ha affermato: “Avevamo iniziato bene, dominando, ma da quando Newey è andato via di fatto i nostri tecnici hanno fatto un po’ fatica a estrarre il massimo dalla macchina. Anche se poi a fine stagione le cose sono andate progressivamente nel verso giusto e possiamo dire di essere molto ottimisti, per il futuro. La verità è che da Miami in poi i team in competizione per vincere sono diventati quattro, perché si sono aggiunti, a turno, McLaren, Ferrari e Mercedes”.
Se sul passato Marko ha qualcosa da recriminare, sul futuro invece si sente fiducioso grazie alla presenza di un pilota come Max Verstappen che ha già dimostrato di saper andare oltre i limiti della monoposto. Successivamente ha infatti dichiarato: ” Non ci serve una macchina necessariamente molto più veloce delle altre. Noi, realisticamente, ci muoviamo con un grande vantaggio, ossia quello di avere in squadra il numero uno assoluto tra i piloti che è Max Verstappen. Basterà dargli una macchina competitiva e complessivamente okay… Al resto, vedrete, ci penserà lui”.
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