Nella drivers parade era stato chiesto a Oliver Bearman quale fosse il suo obiettivo in Arabia Saudita. Il pilota debuttante ha ottenuto quello che voleva: la zona punti. Queste le sue parole sul debutto in F1 con la Ferrari.
Oliver Bearman ha corso un ottimo GP di debutto in Arabia Saudita, conquistando la settima posizione. Ha raccontato le sue sensazioni dopo aver guidato di una F1. Ha poi spostato l’attenzione sulle difficoltà fisiche avute.
Fonte: @scuderiaferrari on IG
“Nel complesso posso essere contento“. Ollie Bearman ha lavorato anche dal punto di vista della gestione delle gomme. Il pilota debuttante è partito su gomma rossa, e al giro 7 ha montato le Hard. Con questi pneumatici ha concluso la gara, e al penultimo passaggio ha anche segnato la sua miglior prestazione personale. “E’ la mia prima volta a fare tutti questi giri consecutivi sulle Soft e sulle Hard e ho cercato di usare le batterie nel modo giusto per superare. Tante prime esperienze per me oggi e penso di essere andato bene”.
Come ha dichiarato prima della gara, Bearman puntava a concludere la gara in zona punti, e l’ha ottenuta! A fine gara ha inoltre dichiarato: “Ho avuto una buona disciplina, non ho commesso errori che era il mio obiettivo prima della gara”.
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Le difficoltà per Bearman
Per Ollie è poi arrivato il momento di parlare dei lati più difficili della corsa. Il pilota britannico ha dichiarato: “Su questa pista il livello di spinta che riesci a sostenere con queste gomme. Io ho spinto per tutta la gara, e la Hard dura talmente tanto che puoi appoggiartici parecchio, ma richiede tanta precisione per andare veloce ad ogni giro”.
Sul finale di gara ci sono stati dei team radio tra Bearman e l’ingegnere di pista per capire se Norris e Hamilton lo avrebbero potuto raggiungere. Ollie è comunque riuscito a concludere la gara davanti a loro. “Alla fine avevo due piloti sulle Soft dietro di me che spingevano e io li vedevo arrivare veloci. E’ stato difficile perché io avevo una gomma posteriore che stava andando a scemare ma dovevo continuare a spingere”.
Durante la gara dall’onboard del pilota debuttante abbiamo visto la sua testa poggiarsi ai lati dell’abitacolo. Un circuito con queste velocità mette il collo a dura prova. Oliver Bearman ha spiegato: “Ho sofferto un po’, soprattutto dopo la gara, quando rallenti e cominci ad avere un po’ d’aria fresca allora ti rendi conto di essere stanco. Difficile a livello fisico ma non è la pista più complicata. Non è uno dei migliori circuiti in cui fare il proprio debutto ma penso che abbiamo fatto comunque un buon lavoro”.
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Fonte copertina: @olliebearman on IG
