Shovlin ha espresso il suo pensiero riguardo la situazione della Mercedes W15 e di come debba ancora crescere in confronto a McLaren e alla Red Bull di Verstappen.
Dalla gara di Montecarlo in poi, la Mercedes è tornata in carreggiata e si è proposta come possibile contendente per i podi e le vittorie in ogni weekend. L’inizio di questa stagione per il team non è stato dei migliori, rimanendo un po’ più nelle retrovie rispetto agli altri top team.
La prima parte di quest’anno è stata occupata dalla comprensione della monoposto per la Mercedes. L’introduzione, poi, di una nuova ala anteriore, ha fatto sì che ci fosse una crescita di prestazioni, con effetti anche su altre aree della vettura. Inoltre, dopo Montecarlo, la Mercedes ha ottenuto tre vittorie a partire dal GP d’Austria (Silverstone e Belgio le altre due).
Andrew Shovlin – trackside engineering director Mercedes – ha affermato che non sono solo i punti di distacco da Verstappen (Hamilton a 127 punti dall’olandese) a essere un ostacolo per la vittoria del campionato, ma è anche una questione di prestazione.
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Le parole dell’ingegnere britannico
Andrew Shovlin ha espresso il suo pensiero sulle limitazioni attuali della W15 e quali circuiti si addicono alla vettura di questa stagione. Ha dichiarato: “I punti deboli in condizioni di caldo sono i circuiti rear limited, dove non siamo bravi come la McLaren o Max. Lo abbiamo visto a Budapest e in Austria. La nostra differenza nel ritmo di gara a Budapest era minore, quindi abbiamo fatto progressi in queste ultime gare. Se si guarda a Silverstone, invece, siamo stati competitivi.”
Con Zandvoort come prima gara dopo la pausa estiva, che è un tracciato front limited, e Monza a seguire, che è equilibrata, avranno un po’ di respiro in Mercedes. Sugli sviluppi possibili, l’ingegnere britannico ha affermato: “Tutti cercano di sviluppare le proprie vetture. Se non lo si fa a un ritmo più veloce di tutti gli altri, si va indietro. Possiamo vedere solo un mese o sei settimane nel futuro, perché questo è l’orizzonte con cui lavoriamo nella galleria del vento.”
Riguardo agli aggiornamenti portati a Monaco con l’ala anteriore, ha commentato: “Era prevista per il seguito della stagione. Ne avevamo una sulla macchina di George [Russell], e si capiva che avevamo una macchina su cui potevamo sicuramente lavorare e migliorare.”
“Da allora abbiamo assistito a una serie impressionante di novità su ogni pista.” – ha aggiunto infine – “All’inizio dell’anno avevamo una vettura il cui comportamento cambiava tanto con variazioni relativamente piccole delle condizioni della pista. Man mano che si risolvono i problemi di maneggevolezza della vettura, la sfida diventa più semplice.”
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Immagine copertina: PlanetF1