Come nel 2019, Leclerc si è opposto alle modifiche previste per le Sprint dato che vanno contro il “DNA della F1”.
Ci sono diverse proposte che la FIA sta valutando per i prossimi anni come le griglie invertite, i weekend di gara più corti o un numero maggiore di Sprint Races.
Per quanto riguarda i fine settimana che prevedono il format Sprint, ci sono diverse modifiche che la Federazione sta prendendo in considerazione. Charles Leclerc, però, ritiene che alcune di queste modifiche andrebbero contro il “DNA della F1”.
Come anticipato, si è parlato dell’introduzione della griglia di partenza invertita che ha fatto storcere il naso a molti piloti. Inoltre, nel 2026 è stato deciso di tenere 6 gare veloci in calendario, ma si prevedere che nel 2027 potrebbero diventare anche 10. E se si aggiunge l’inversione della griglia, diventerebbe tutto più simile ad un weekend standard della F2 o F3, andando così a perdere un po’ il carattere della F1.

(Foto PitShots)
Le parole di Leclerc
Delle griglie di partenza invertite si era già discusso in passato in F1. Il caso più ricordato è stato durante la conferenza stampa post- qualifiche del GP di Singapore 2019 con presenti Charles Leclerc, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton.
Il 4 volte campione del mondo, all’ora in Ferrari, ha etichettato l’idea come “una stron*ata” mentre il britannico ha usato parole un po’ diverse, ma con significato simile. Hamilton ha affermato, durante la conferenza, che “coloro che propongono questo cambiamento non sano veramente di cosa parlano”. Quando, poi, Vettel ha detto la sua in modo un po’ più diretto, il 7 volte campione del mondo ha riso dicendo “è esattamente quello che ho detto”.
Leclerc già allora era contro l’idea: “Per me non è la soluzione giusta per la Formula 1. Il migliore dovrebbe vincere i GP e partire dalla posizione migliore.”
Ora che l’idea è tornata in F1, il monegasco ha espresso nuovamente la sua opposizione.
Ha affermato: “Non è qualcosa di cui abbiamo parlato molto. Tuttavia, la mia opinione personale è che il numero di gare Sprint che abbiamo al momento sia sufficiente.”
“Non vorrei andare oltre. E lo stesso vale per le griglie invertite, [non dovrebbero verificarsi] in un fine settimana normale, ma perché non prenderle in considerazione per la gara Sprint?”, ha proposto. “Ma, in verità, non credo che faccia o debba far parte del DNA della Formula 1.”
“Penso che la Formula 1 debba rimanere così com’è ora e che non abbiamo bisogno di reinventare nulla”, ha concluso.
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Immagine copertina: PitShots