Febbraio 16, 2025
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F1 | Lewis Hamilton e la sfida Ferrari: le differenze con Michael Schumacher secondo Ralf

Ralf Schumacher critica la capacità di Hamilton di lavorare con gli ingegneri e analizza le sfide che lo attendono a Maranello.

 Ralf Schumacher ha espresso un’opinione decisa sulle differenze tra Lewis Hamilton e suo fratello Michael Schumacher, uno dei più grandi piloti di Formula 1. Secondo Ralf, la capacità di Michael di lavorare a stretto contatto con gli ingegneri rappresenta un vantaggio chiave che Hamilton non ha mai pienamente sviluppato.
Credit:f1grandprix.motorionline.com

Hamilton, che è entrato ufficialmente a far parte della Ferrari il 1° gennaio, ha come obiettivo il ritorno della Scuderia alla gloria mondiale, un’impresa che non si realizza dal 2007, quando Kimi Raikkonen conquistò il titolo piloti. La sfida è ambiziosa, ma le differenze con Michael Schumacher, pilastro della Ferrari dal 2000 al 2004, sono evidenti.

Una debolezza tecnica

“La più grande differenza sta nella collaborazione tecnica”, ha spiegato Ralf Schumacher in un’intervista a Sport1.de. “Michael era un maestro nel lavorare con gli ingegneri per creare un’auto perfettamente adatta al suo stile di guida. Lewis, invece, non possiede questa abilità”.

Ralf ha anche evidenziato che, durante la sua carriera in Mercedes, Hamilton non è mai riuscito a offrire un supporto tecnico significativo, come confermato indirettamente da Toto Wolff: “Wolff ha spesso ribadito che è compito dei piloti adattarsi all’auto e non il contrario. Questo, però, deriva anche dal fatto che i piloti non fornivano input sufficienti agli ingegneri”.

L’eredità Ferrari e la sfida con Leclerc

Un’altra sfida per Hamilton è rappresentata dal confronto interno con Charles Leclerc, considerato il pilota di punta della Scuderia. Leclerc ha un’esperienza consolidata con la Ferrari ed è visto come il “ragazzo d’oro” del team. Per Hamilton, invece, tutto è nuovo, sia a livello tecnico che umano, e questa transizione rappresenta un ostacolo significativo.

Leggi anche: F1 | Lewis Hamilton è UFFICIALMENTE pilota Ferrari: la nuova avventura del 44 ha inizio

“Michael approdò in Ferrari da campione del mondo e con un’età più favorevole”, ha sottolineato Ralf. “Inoltre, Michael era capace di guidare la squadra, dando indicazioni precise a figure di spicco come Ross Brawn e Jean Todt”.

Oggi, Hamilton lavorerà sotto la guida di Frederic Vasseur, ma la situazione è profondamente diversa. Mentre Michael arrivò a Maranello come una figura centrale e trainante, Hamilton si trova a dover conquistare fiducia in un ambiente dominato da Leclerc.

La missione di Hamilton in Ferrari non sarà semplice. Oltre a doversi adattare a una squadra nuova, dovrà affrontare una realtà in cui non parte con il ruolo di leader indiscusso. La strada verso il titolo mondiale è tutta da costruire, e la capacità di collaborare con il team tecnico potrebbe essere la chiave per riuscirci.

Foto in copertina, Credit: F1


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