Kevin Magnussen torna a criticare la FIA per la squalifica ricevuta nel GP d’Azerbaijan, chiedendo modifiche al regolamento di F1 in previsione futura
Nei giorni seguenti al GP di Singapore, Kevin Magnussen torna a parlare della squalifica ricevuta in Azerbaijan e chiede alla FIA modifiche al regolamento sportivo di F1.
Dopo dodici anni, un pilota viene nuovamente squalificato da un Gran Premio della massima categoria del motorsport. L’ultimo ad essere stato colpito da una sanzione del genere, fu Romain Grosjean nel 2012. Al via del GP del Belgio sul circuito di Spa, il pilota francese alla guida della Lotus provocò un grosso incidente alla source nel corso del primo giro.
Per questo la FIA squalificò Grosjean dal GP d’Italia. Anni dopo ci siamo trovati in una situazione simile, ma in questo caso, per motivi differenti che non dipendono da un singolo incidente. Kevin Magnussen, infatti, non ha partecipato al GP di Baku per aver terminato i punti sulla Super Licenza.
Il regolamento sportivo, dopo una modifica del 2014, prevede che: “Se un pilota accumula 12 punti di penalità, la sua super licenza sarà sospesa per l’evento seguente, a seguito della quale i 12 punti saranno rimossi dalla licenza“. L’azione che ha portato alla squalifica del danese è arrivata a Monza.
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Nel corso del Gran Premio d’Italia, Magnussen è entrato in contatto con l’Alpine di Pierre Gasly alla curva della Roggia. Il contatto viene giudicato con dieci secondi di penalità e due punti sulla patente a seguito dei quali è scattata la squalifica per il weekend successivo. A Baku la Haas ha fatto scendere in pista Bearman.
Dopo Singapore, Magnussen è tornato a parlare della penalità: “Sono contento se quanto successo a me possa servire per cambiare qualcosa. Sinceramente penso che non sia stato bello per la F1 vedere un pilota fermo per squalifica. Dispiace vedere lo sport che ami cambiare così tanto“.
“Sicuramente sono un pilota a cui piace lottare in maniera dura”, continua il danese. “Però penso anche che le sfide al limite facciano parte del motorsport. Personalmente, come tifoso, vorrei che qualcosa cambiasse per poter vedere delle belle gare in pista“.
*Foto in copertina, credits: f1oversteer.com
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