Jock Clear ha commentato la prima gara con Ferrari in F1 di Oliver Bearman.
Il debutto in F1 di Oliver Bearman non è stato uno dei più semplici; l’inglese ha ricevuto la chiamata poco prima dell’ultima sessione di prove libere a Jeddah e si è trovato catapultato nella SF-24. In qualifica si è piazzato in sesta fila con l’undicesimo posto mentre in gara ha ottenuto una strepitosa settima posizione.
Una prestazione che ha ricevuto l’elogio dell’ingegnere Jock Clear, che dirige la Ferrari Driver Academy:
“Non avrei potuto sperare in un weekend migliore per Ollie”, ha riferito al podcast F1 Nation. “Se avessi scritto la sceneggiatura, avrei esitato un po’ sul risultato finale perchè di solito un pilota si prepara mentalmente per un evento del genere. E si può lavorare su varie cose ma quando il venerdì mattina ti ritrovi a fare una sessione di libere e poi la qualifica con in grandi, beh è molto spaventosa la storia. Siamo semplicemente molto orgogliosi di quanto bene si sia integrato con la squadra, di quanto bene la squadra lo abbia supportato.”
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Jeddah peggior scenario per Bearman per il debutto in F1
Secondo Clear la pista di Jeddah, caratterizzata dall’alta velocità, ha reso le cose più difficili per Bearman oltre alle condizioni di alta temperatura ed umidità:
“In F2 ha ben fatto a Jeddah, quindi è una pista su cui si è sempre trovato a suo agio. Ma il discorso è completamente diverso quando devi fare la qualifica con una macchina che non conosci molto bene. Non ha mai guidato questa macchina. Nella Q2, quando ha bloccato nel primo set di pneumatici e ha dovuto riprovare per la Q3, è lì che si vede il livello diverso della F1. Ma ha fatto comunque un ottimo lavoro piazzandosi undicesimo, è andato oltre le nostre aspettative.”
Sulla prestazione in gara Clear ha definito la guida di Bearman “intelligente”:
“Sappiamo che è veloce, ma il modo in cui si è avvicinato al weekend, il modo in cui si è avvicinato alla gara, passo dopo passo è stato piuttosto lineare. Ha mantenuto la sua posizione nel primo giro e successivamente ha cambiato ritmo gara e nei giri finali era molto veloce. Questo ragazzo ha 18 anni ed è a quello livello provenendo da una F2; credo di non aver mai visto niente di meglio di quanto fatto.”
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*Immagine di copertina, credit: Scuderia Ferrari