Helmut Marko in un recente post sulla sua rubrica ha criticato aspramente i team che non danno spazio ai giovani piloti.
Helmut Marko, consulente sportivo della Red Bull, ha recentemente rilasciato dichiarazioni nelle quali critica aspramente i team che non vogliono rischiare di dare spazio ai giovani piloti. A ricevere critiche da parte dell’81enne non sono state solo le squadre rivali della Red Bull, ma anche alcuni piloti attualmente in griglia, accusati di “bloccare la strada ai giovani”.
È ad Helmut Marko che si deve il merito dell’arrivo in Formula 1 di alcuni piloti più che meritevoli. Tra i vari nomi ricordiamo Daniel Ricciardo, Pierre Gasly e i due pluricampioni del mondo Sebastian Vettel e Max Verstappen. Il consulente della Red Bull è infatti responsabile da più di un decennio del programma giovani piloti del team di Milton Keynes, ed è quindi, dalla sua posizione di esperto in materia, che esprime preoccupazione riguardo ai team che si sono dimostrati restii a dare spazio ai giovani piloti.
“Oliver Bearman si è trovato nel posto giusto al momento giusto e passerà in Formula 1 l’anno prossimo” ha scritto Marko sulla sua rubrica per Speedweek. “La sua gara in Ferrari ci ha mostrato che ha un futuro in F1; ma se guardassimo i suoi risultati in Formula 2 le cose non sarebbero così positive per lui. Ma è una gran cosa che i giovani arrivino in Formula 1, sono assolutamente a favore di questo.”
“Non posso fare nomi, ma ci sono piloti in griglia che stagnano e bloccano la strada ai giovani piloti. Anche le squadre hanno paura dei giovani. Certo, fanno errori, ma preferirei che qualcuno facesse errori e fosse una speranza per il futuro piuttosto che non ci fosse più miglioramento.”
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I giovani piloti Red Bull
Nella sua rubrica su Speedweek, Marko si è inoltre espresso sul futuro dei giovani piloti della Red Bull, tra cui troviamo Liam Lawson, attualmente in attesa, Isack Hadjar che al momento corre in F2 e Arvid Lindbland, in F3. “Durante la pausa estiva, analizzeremo e valuteremo anche in dettaglio le prestazioni dei giovani della Red Bull,” scrive.
“Hadjar ha preso il comando della classifica di F2 con la sua vittoria a Silverstone. Non dobbiamo dimenticare che è stato sfortunato diverse volte: c’è stato il guasto al motore, poi il motore di riserva che non funzionava e poi i due guasti all’alimentazione del carburante. Inoltre ha anche avuto due contatti in pista senza alcuna colpa, altrimenti sarebbe stato molto più in alto nella classifica.
“Lindblad ha brillato in Formula 3. Ha solo 16 anni e siamo lieti che ora si possa guidare una Formula 1 a 17 anni. Noi rimaniamo comunque calmi e continuiamo a ottenere buoni risultati con i nostri giovani che ora stanno godendo di maggiore priorità e possono anche guidare le auto di Formula 1. Isack e Arvid hanno ottime qualità, sono super veloci e hanno tutto ciò che serve per arrivare in Formula 1. Non dobbiamo dimenticare nemmeno Ayumu Iwasa, che attualmente è al secondo posto nella Super Formula in Giappone.”
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Crediti immagine di copertina: GPblog.com
