L’addio di Wheatley ha messo in enorme difficoltà la Red Bull per cercare un sostituto. Questa fuga di ingegneri potrebbe alterare anche il muretto dei box. Per l’ingegnere di pista di Max Verstappen, Gianpiero Lambiase, potrebbe esserci un nuovo ruolo.
In seguito alla notizia che la Red Bull sta per perdere un altro direttore, Jonathan Wheatley, che si trasferirà all’Audi, sono iniziate a circolare voci, come riportato da PlanetF1,secondo cui l’ingegnere di pista di Max Verstappen, Gianpiero Lambiase, potrebbe essere il candidato per ricoprire un nuovo ruolo.
Nuovo organigramma in Red Bull?
La Red Bull ha indicato piani per una “nuova struttura del team” che suggerisce promozioni e riassegnazioni dall’interno. Il team principal, Christian Horner, ha accennato sottilmente a prossimi movimenti interni che permetteranno ad altri membri di assumere ruoli più significativi. Tra quelli pronti per una promozione c’è Gianpiero Lambiase, attualmente l’ingegnere di pista di Verstappen e Head of Track Engineering dal 2022.
La carriera di Lambiase in Formula 1 è estesa. Iniziando nel 2005 con la Jordan, ha attraversato le evoluzioni del team in Midland, Spyker e infine Force India, lavorando a stretto contatto con piloti come Giancarlo Fisichella, Vitantonio Liuzzi e Paul di Resta. Nel 2015, Lambiase è entrato in Red Bull, inizialmente come ingegnere di pista di Daniil Kvyat, prima di passare a lavorare con Max Verstappen.
Tuttavia, promuovere Lambiase potrebbe interrompere il suo attuale ruolo come ingegnere di pista di Verstappen, una posizione in cui ha guadagnato immensa fiducia e rispetto dal tre volte campione del mondo. Nonostante gli ordinari battibecchi tra i due nei team radio.
La Red Bull potrebbe considerare soluzioni alternative. Una possibilità è quella di dividere le responsabilità di Wheatley tra diversi membri del team, consentendo a Lambiase di assumere nuovi compiti mantenendo al contempo la sua stretta collaborazione con Verstappen. Uno scenario di questo tipo manterrebbe la cruciale relazione ingegnere-pilota pur allineandosi con gli obiettivi più ampi della Red Bull.
Le parole di Horner
Christian Horner si è espresso sulla partenza di Jonathan Wheatley e sul suo apporto al team negli anni: “È stata una lunga e fruttuosa collaborazione con Jonathan, durata oltre 18 anni. Il suo contributo a sei titoli mondiali costruttori e sette titoli mondiali piloti, prima come team manager e poi come direttore sportivo, rimarrà per sempre un segno nella storia del nostro team.”
“Jonathan rimarrà nella sua posizione fino alla fine della stagione 2024, poiché il team cerca di difendere con successo entrambi i nostri titoli mondiali piloti e costruttori. Seguirà un periodo di congedo di gardening nel 2025.“ ha continuato.
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Sempre nella nota ufficiale di Red Bull ha voluto dedicargli un saluto a nome di tutto il team: “Tutti alla Oracle Red Bull Racing e alla Red Bull Technology gli augurano il meglio nel suo nuovo ruolo e desiderano esprimere i nostri ringraziamenti a Jonathan. La Red Bull ha una forza e una profondità straordinarie e questo offre l’opportunità di elevare altri membri all’interno del team.”
“Annunceremo una nuova struttura del team nelle prossime settimane.” ha concluso.
Anche il direttore tecnico della Red Bull, Pierre Wache, si è espresso sui futuri cambiamenti nel team: “Sicuramente, ma non è un qualcosa di nuovo. Prima avevamo Peter Prodromou, che se ne andò dopo il 2014. Mark Ellis se ne andò dopo il 2013. È nella natura del team, e i leader che se ne sono andati erano leader nel loro settore. Ma è un aspetto naturale di ogni organizzazione.”
Su Adrian Newey: “Sicuramente, era una figura importante del sistema. Ma ad un certo punto, diamo una possibilità alle persone più giovani e brillanti di affrontare questa sfida, come ho fatto io ora.”
“Alcune persone come Enrico Balbo (Head of Aerodynamics), Ben Waterhouse (Head of Performance Engineering), Craig Skinner (chief designer), Paul Monaghan (Head engineer), è positivo per le persone e per il team.” ha concluso.
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crediti copertina: formula1.com