Luca Cordero di Montezemolo riflette sulla sconfitta del 2010 e guarda con ottimismo ai progressi della Scuderia Ferrari nel 2024, con uno sguardo già al futuro.
Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente della Ferrari, ha confessato il suo rammarico nel ripensare al Gran Premio di Abu Dhabi del 2010. L’ultima gara di questa stagione, che ha visto una Ferrari nuovamente competitiva, ha riportato alla sua mente uno dei momenti più amari nella storia della Scuderia. “Se penso ad Alonso e a quella stagione, non posso che provare dispiacere”, ha dichiarato Montezemolo.
La sconfitta del 2010: un quarto posto mancato
La stagione 2010 si concluse in maniera drammatica per Fernando Alonso, che perse il titolo mondiale per soli quattro punti a favore di Sebastian Vettel. In quell’anno, il pilota spagnolo aveva bisogno di arrivare almeno quarto nella gara decisiva di Abu Dhabi per assicurarsi il campionato. Tuttavia, rimase bloccato dietro Vitaly Petrov della Renault per gran parte della corsa e concluse settimo.

“Bastava così poco per cambiare la storia“, ha sottolineato Montezemolo, riferendosi alla gara in cui Alonso partiva con buone chance di successo, grazie al terzo posto ottenuto in qualifica.
La riscossa della Ferrari nel 2024
Montezemolo, pur soddisfatto della competitività ritrovata, ha dichiarato: “Il campionato del 2024 è stato emozionante e, finalmente, abbiamo visto una Ferrari capace di lottare fino alla fine. Questo è un segnale positivo per il futuro.”
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Il futuro della Scuderia
“La Formula 1 oggi è una competizione globale che coinvolge tutti i continenti,” ha spiegato Montezemolo, intervenendo a La Politica nel Pallone su Radio GR Parlamento. Ha poi aggiunto: “Quest’anno la Ferrari ha mostrato alti e bassi, ma si è migliorata molto. Ci sono le premesse per un ottimo campionato nel 2025, e speriamo che sia la volta buona.“
Montezemolo ha anche accennato alle prospettive di lungo termine: “Nel 2026, la Formula 1 cambierà radicalmente. Sarà una nuova partenza per tutti, Ferrari compresa”.
Foto in copertina, Credit: Scuderia Ferrari
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