Il progettista in partenza della Red Bull, Adrian Newey, ha dato un indizio sul suo ritorno in Formula 1 piuttosto che sul suo ritiro dallo sport.
Adrian Newey è pronto a lasciare la Red Bull dopo 18 anni di grande successo nel team – ha progettato le auto che hanno fatto si che Sebastian Vettel e Max Verstappen vincessero numerosi campionati mondiali – e dopo un piccolo periodo di vacanza sarà pronto al ritorno nello sport.
Tra lo scompiglio in casa Red Bull, l’indagine su Christian Horner – Team Principal – che è stata archiviata e “tutta una serie di altri motivi“, l’ingegnere britannico ha deciso di abbandonare il team di Milton Keynes.

(Immagine: funoanalisitecnica.com)
Le dichiarazioni di Newey
Adrian Newey, che è stato fortemente legato a un ruolo nella Scuderia, ha negoziato un accordo che gli consente di unirsi a una squadra rivale nel marzo 2025.
Durante l’evento del Gran Premio storico di Monaco, ha dato il più chiaro segnale del fatto che lui non ha ancora finito con la F1.
“Se mi avessi chiesto 15 anni fa, se all’età di 65 anni avrei seriamente preso in considerazione l’idea di cambiare squadra, andare da qualche altra parte e fare altri quattro o cinque anni, avrei detto che sei assolutamente pazzo“, ha dichiarato il britannico. Ma, poi, ha spiegato di aver visto come suo padre “ha perso un po’ il suo fascino” quando è andato in pensione alla stessa età.
Ha anche chiesto consiglio dall’ex pilota automobilistico Bernie Ecclestone, che è ancora molto attivo oltre i 90 anni, e Roger Penske – proprietario della IndyCar – che è la figura più potente delle corse americane all’età di 87 anni.
“Ho chiesto a entrambi: ‘Qual è il vostro segreto?‘ Loro hanno continuato ad andare avanti e, per la loro età, sono straordinariamente agili mentalmente e fisicamente. Entrambi hanno detto quella vecchia cosa secondo cui il cervello è come un muscolo, ha bisogno di esercizio e quindi devi continuare a farlo.”
“Inoltre, volevo lavorare nelle corse automobilistiche come designer da quando avevo otto o 10 anni.” – ha aggiunto – “Ho avuto la fortuna di soddisfare questa ambizione, di aver ottenuto quel primo lavoro e di dedicarmi alle corse automobilistiche da allora. Quindi ogni giorno è stato semplicemente un bonus, davvero. Adoro quello che faccio.”
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Ha, però, dichiarato che non riprenderà subito con il lavoro, per quanto gli piaccia: “Credo che mi prenderò un po’ di vacanza. Mi sento un po’ stanco in questo momento. Ma ad un certo punto, probabilmente ricomincerò.”
Il direttore sportivo della Red Bull, ha espresso il suo rammarico per il momento in cui è stata diffusa la notizia della sua partenza. Infatti, è stata pubblicata nel trentesimo anniversario dell’incidente di Ayrton Senna a Imola, su una Williams da lui progettata.
“La pubblicazione di quel comunicato stampa è stato un giorno molto difficile e sfortunato“, ha commentato l’ingegnere britannico.
Ha, infine, spiegato quello che è successo a Miami: “Il Gran Premio di Miami in sé è stato strano perché ero lì per una funzione strategica. Ero al muretto dei box, ma non ero coinvolto in nessuna delle decisioni di ingegneria o in nessuna delle riunioni di ingegneria, venivo semplicemente portato in giro per la stampa insomma.
Non avrei mai pensato che sarebbe stata una grande novità, ad essere sincero, non ci avevo mai pensato davvero. Il fatto che fosse su tutti i giornali sfogliati, in televisione e cose del genere è stato quasi uno shock.”
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Immagine copertina: alVolante