Norris conferma che la McLaren non ha gradito la sportellata a Piastri a Singapore e ora dovrà affrontare ripercussioni potenzialmente decisive per il mondiale.
Lando Norris conferma di aver subito una “tirata d’orecchie” da parte della McLaren dopo aver rischiato il patatrac con Oscar Piastri a Singapore. Nessuno dei due piloti si è sbilanciato sulla reale entità di queste ripercussioni, ma il britannico ha chiarito che lo influenzeranno per tutto il resto della stagione. Chissà che l’episodio non sia stato decisivo per dare una direzione netta al mondiale.

Il pilota britannico non ha specificato in cosa consisteranno esattamente queste misure, ma ha ammesso che è giusto assumersi la responsabilità per l’incidente avvenuto alla curva 3 del circuito cittadino di Marina Bay.
Nelle primissime fasi di gara, Norris ha urtato Piastri nel tentativo di evitare Verstappen davanti. Questo episodio ha permesso al classe ’99 di strappare la terza posizione al compagno di squadra e di ridurre a 22 punti il distacco proprio dall’australiano, leader del mondiale.
Sebbene, sul momento, né la FIA né McLaren abbiano ritenuto necessario prendere provvedimenti, la squadra ha poi deciso di intervenire. Questo ha dichiarato Norris a Sky Sports F1: “Le cose sono state riviste e ci saranno ripercussioni per me fino alla fine della stagione. Non è che l’ho fatta franca, ma si trattava di un piccolo incidente e potevo evitarlo”.
“Dopo la gara ho capito che non posso permettermi contatti del genere, perché metto a rischio il mio campionato tanto quanto quello degli altri piloti con cui sto lottando”, ha dichiarato ancora Norris nelle interviste pre GP di Austin.
Le parole di Norris sono state confermate anche da Piastri, sebbene nessuno dei due sia voluto andare nei dettagli di cosa implichino effettivamente queste ripercussioni. “Le discussioni sono state molto produttive, ma restano una questione interna al team”, ha spiegato il classe 2001.
“Non posso rivelare altro. Alla fine, abbiamo concordato che quanto successo a Singapore non è il modo in cui vogliamo correre come squadra. Lando si è assunto la responsabilità, quindi è acqua passata e le regole non cambieranno”, ha concluso.
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