Continuano le difficoltà in casa Williams che conclude il 2024 col botto, o meglio, con vari botti, essendo stata protagonista di vari incidenti che hanno condizionato in negativo questa stagione in F1.
Dopo un 2023 in salita, la stagione 2024 di F1 è stata per Williams un passo indietro a livello di risultati, e la situazione economica del team di Grove non aiuta.
La Williams è una nobile decaduta della F1, avendo vinto 9 campionati piloti e 7 titoli costruttori, ma nel corso della sua storia, come qualsiasi team, ha sempre alternato stagioni più o meno positive, ma dal 2018 questa alternanza non c’è più: dopo aver terminato quinti nel 2017, il team fondato da Frank Williams ha terminato in ultima posizione dal 2018 al 2020 e nel 2022, collezionando 84 punti in queste ultime 7 stagioni.

La settima posizione nei costruttori del 2023 stava facendo ben sperare Williams, essendo il risultato dell’anno scorso il miglior piazzamento in classifica dal 2017, ma il 2024 ha portato con sé un mix di sorprese negative e positive che si possono riassumere in classifica con una nona posizione in classifica costruttori e 17 punti conquistati.
Brutto inizio 2024, meccanici Williams al lavoro
Riconfermata la line-up dell’anno precedente, composta da Alexander Albon e Logan Sargeant, le aspettative di un prosieguo dei buoni risultati del 2023 vengono immediatamente azzerate dai zero punti e tre ritiri nelle prime sette gare, e fin dalla terza gara ci verrà fornito un antipasto di ciò che contraddistinguerà il 2024 della Williams: i botti e le ore di straordinario dei meccanici.

Nel Gran Premio d’Australia, terzo appuntamento della stagione, Albon è protagonista di un brutto incidente nelle FP1 che porta alla distruzione del telaio della sua FW46. Riparare in tempo la vettura è infattibile, e quindi Williams si ritrova costretta a “scaricare” Logan Sargeant, dando al thailandese la vettura dello statunitense. Questo sarà solo il primo dei 17 incidenti che vedranno le vetture Williams protagoniste, e che comporterà danni pari a 20 milioni di dollari e innumerevoli ore di straordinario per i meccanici del team, chiamati a sistemare gli errori commessi dal trio di piloti.
Ebbene sì, “trio di piloti”, visto che le brutte prestazioni di Logan Sargeant non possono più passare inosservate: dopo 37 gare e un solo punto ottenuto nei due anni in Williams, lo statunitense viene sostituito ad interim da Franco Colapinto, classe 2003 e proveniente dall’Academy del team, rookie in F2. Per lo statunitense era già scritto l’addio alla Williams a fine stagione, visto che il Team Principal James Vowles aveva già messo sotto contratto dal 2025 lo spagnolo uscente dalla Ferrari Carlos Sainz Jr., e l’incidente nelle prove libere di Zandvoort aveva fatto intuire come quella nei Paesi Bassi sarebbe stata la sua ultima gara.
L’aumento della competitività
Le prestazioni della Williams migliorano a partire da Silverstone, ma è con l’ingresso di Franco Colapinto che si iniziano a vedere i primi risultati, nonché a correre nei tracciati favorevoli al team britannico: in sole 4 gare, da Monza ad Austin, la coppia Albon-Colapinto porta al team ben 13 punti. Nelle 15 gare precedenti i punti conquistati sono stati 4 grazie a 2 noni posti di Albon a Monaco e a Silverstone.

In particolare, l’ingresso del pilota argentino ha generato il fenomeno della “Colapinto mania”, visto che il classe 2003 sarà protagonista di buonissime prestazioni degne di un pilota già esperto, non di un pilota rookie F2 chiamato in extremis in sostituzione del titolare, e che metterà in dubbio l’abilità al volante di Alexander Albon, chiamato a condividere il box Williams per la prima volta con un pilota competitivo alla pari.
Le cinque gare finali svegliano però la Williams dal “sogno” che stava vivendo da Monza: tre ritiri per Colapinto, due ritiri e un’assenza (in Brasile, a causa di un incidente nelle qualifiche) per Albon, zero punti conquistati.
Il finale di stagione non impensierisce la Williams nella classifica costruttori della F1, che conclude il 2024 in una negativa ma tranquilla nona posizione con 17 punti, distante dalla Racing Bulls ottava con 46 punti ma senza preoccuparsi della Sauber, che chiude decima con 4 punti. Alexander Albon termina la stagione al sedicesimo posto con 12 punti, Franco Colapinto diciannovesimo con 5 punti e Logan Sargeant ventitreesimo con 0 punti.
Buone premesse per il 2025
Nonostante un brutto inizio di stagione, la Williams è riuscita a recuperare e a chiudere l’anno con 17 punti, che sono sempre meno dei precedenti 28, ma che diventa comunque il terzo miglior risultato in classifica costruttori dal 2018 compreso in poi. Incidenti e ore di straordinari a parte, le prestazioni in salita della vettura nella seconda parte di stagione fanno ben sperare, e la fiducia all’interno del team di James Vowles è tanta, soprattutto per l’ingresso di Sainz.

Carlos Sainz ha concluso la stagione in quinta posizione ed è uno dei piloti più in forma della griglia: il suo passaggio in Williams permette al team di Grove di avere una coppia competitiva, veloce e d’esperienza, e non a caso Vowles ha dichiarato che la sua line-up “è la migliore del 2025”. I piloti competitivi ci sono, ora manca solo una vettura all’altezza delle aspettative e dell’abilità dei piloti. Nonostante lo sviluppo focalizzato maggiormente sul 2026, Williams non vuole che il 2025 sia una stagione di transizione.
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Crediti immagine di copertina: Williams Racing