L’aspirazione verso la F1 è ancora oggi sufficiente per rifiutare un sedile in IndyCar, anche quando le possibilità di sbarcare nel Circus appaiono invero remote
Jack Doohan, reduce dal terzo posto in F2 con Invicta Virtuosi Racing, avrebbe declinato un possibile ingaggio in IndyCar, considerandolo un ostacolo al possibile arrivo in F1. Questa, l’indiscrezione riportata da Speedcafe.
La notizia avrebbe del clamoroso, perché l’australiano – che pure si è detto completamente concentrato sulla F1 – l’anno prossimo non correrà più in F2. A quel punto, infatti – nella sua carriera – un altro anno nella categoria sarebbe visto come un ripiego.
Membro Alpine Academy dal 2022, nonché pilota di riserva per i transalpini, Dohaan ha esordito nella serie cadetta sul finale della stagione 2021 (con MP Motorsport), completando poi i due successivi campionati, entrambi con Virtuosi. In totale, per il nativo di Goald Coast, sono arrivati sei successi, equamente ripartiti tra 2022 e 2023.
Le remote possibilità di arrivare ad un sedile da ‘titolare’ nel Circus, se non altro nel 2024, rischiano a questo punto di lasciare il classe 2003 senza un volante. Dal suo punto di vista, comunque, questa fase di stallo sarebbe un investimento per il futuro.

La versione di Doohan
Parlando con la stessa Speedcafe, il giovane portacolori Alpine ha chiarito la sua attuale situazione. “Al momento”, ha ammesso Doohan, “non ho nessun programma per correre“.
L’ex alfiere Trident in F3, poi, ha anche aggiungo: “Avevo molte opzioni, sia in tutte le formule secondarie, che all’interno di formule diverse dalla F1. Non che le opportunità fossero poche, fortunatamente, tra Super Formula, IndyCar, Hypercar. Tuttavia, in questo momento, sento che è fondamentale che io mi concentri solo sulla F1, con Alpine e con i suoi programmi“.
Non concretizzatasi una parentesi nell’Endurance, almeno l’anno prossimo Dohaan potrà girare con l’Alpine A522 del 2022. La regola, infatti, prevede che non si possano testare monoposto più recenti. L’australiano, per altro, lo scorso anno ha potuto provare la vettura francese, nelle FP1 di Città del Messico e di Abu Dhabi, oltrechè nei test dei giovani di Yas Marina.
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Rispetto a questa ipotesi, il classe 2003 ha descritto come “molto prezioso” tuto il tempo che trascorrerà alla guida. Secondo lui, in effetti, “poter guidare un prototipo del 2022, creerà delle similitudini con le specifiche del 2024. Il peso, ad esempio, sarà simile, anche per quanto riguarda gli pneumatici da 18 pollici“.
Questo lavoro, nell’ottica di Doohan, avrà una duplice funzione. Da una parte, il mantenersi allenato. “Se dovessi salire in macchina in situazioni di emergenza, potrei fare il mio lavoro nel miglior modo possibile“, ha ribadito il giovane australiano. Dall’altra, però – e qui si capisce perchè sia stato rifiutato un sedile in IndyCar – l’orizzonte resta soprattutto un altro. Questo il suo prospetto: “Il fatto di poter trascorrere del tempo su una F1 e poi essere qui in pista a lavorare, mi metterà nelle miglior condizioni possibili per ottenere un ingaggio nel 2025“.

Sullo sfondo, comunque, non è peregrino ritenere che, se il grande salto non dovesse realmente concretizzarsi entro il 2025, potrebbero allora aprirsi le porte di Le Mans, verosimilmente con la stessa Alpine.
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Copertina: Batchelor / XPB Images/Speedcafe Credits