Il terribile anno in Formula 1 con il team Haas: analisi della stagione 2024 del pilota danese Kevin Magnussen prima del saluto definitivo al circus
Le strade si sono ufficialmente separate. Dopo 10 anni, non calcolando il 2021, esce definitivamente dalla line up dei venti piloti più veloce al mondo: è fuori dal circus della Formula 1. Facciamo un approfondita analisi della stagione 2024 di Kevin Magnussen con il team Haas, andando a considerare tutte le occasioni perse dal pilota danese.
Dopo il suo addio dalla massima categoria del motorsport nel 2021, Magnussen è stato richiamato in fretta e furia per sostituire Nikita Mazepin, allontanato a seguito dello scoppio della guerra in Russia. In quel primo anno con le vetture di nuova generazione, il numero 20 ha impressionato tutti. Ottime apparizioni in zona punti sin dai primi appuntamenti e pole position straordinaria in Brasile.

Il compagno di squadra Mick Schumacher non è mai riuscito, se non in rarissime occasioni, a stare al passo con lui. Magnussen si è da sempre dimostrato uno duro. Un pilota che pur consapevole di avere una vettura inferiore, lotta con le unghie e con i denti per tenersi la posizione. Le prestazioni però, sono iniziate a calare dall’anno successivo e tutta l’aggressività del danese è emersa in questo 2024.
Nella stagione appena conclusa la VS-24 si è dimostrata una macchina molto veloce soprattutto in qualifica, andando poi a retrocedere durante i Gran Premi. Proprio per questo, ad inizio anno Magnussen ha cercato di mettersi in mostra: al terzo appuntamento in Australia, riesce a piazzare la Haas al decimo posto, appena dietro al compagno di squadra.
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Questo però non è bastato. Da lì infatti, mentre Hulkenberg è costantemente in lotta per i punti, per un ritorno top 10 di Kevin bisognerà aspettare ben sette GP: ottavo posto in Austria. In questo lungo lasso di tempo però, arrivano anche i primi problemi durante la sprint a Miami e in gara a Monaco.
Nella prima occasione, si è vista tutta l’aggressività del danese. Pur avendo una vettura nettamente inferiore, ha fatto di tutto pur di tenere dietro Lewis Hamilton. In più occasioni ha accompagnato fuori pista il sette volte campione del mondo, compiendo scorrettezze varie che gli hanno costato dei punti di penalità sulla Superlicenza.
La situazione è andata peggiorando a Montecarlo. Durante il primo giro di gara e appena dopo la Saint Devote, Magnussen è stato protagonista di un bruttissimo incidente che ha coinvolto altre due vetture: la Red Bull di Perez e l’altra Haas di Hulkenberg. Il danese è stato fortunato a non ricevere alcuna sanzione da parte dei commissari.

Il fondo lo ha toccato a Monza durante il GP d’Italia. Per un altro contatto con l’Alpine di Gasly, sono arrivati alcuni secondi di penalità e la sottrazione dei punti sulla patente. A seguito di questo giudizio però, avendo terminato tutti i punti disponibili, Kevin Magnussen è stato squalificato per l’appuntamento seguente di Baku.
L’analisi del 2024 di Magnussen si conclude con il ritorno in pista e l’ultima parte della stagione, che sono stati sicuramente in crescendo. Da sottolineare i due settimi posti nella sprint race ad Austin e nel Gran Premio del Messico, e il nono in Qatar. Nella sua ultima gara ad Abu Dhabi, è stato sfortunato perché si è ritirato a seguito di un contatto con Valtteri Bottas.
Queste prestazioni sottotono, hanno portato la Haas a non rinnovare il contratto al pilota danese. L’anno prossimo arriverà un giovane debuttante che ha già completato alcuni weekend ufficiali: Oliver Bearman. Kevin Magnussen uscirà definitivamente dal mondo della Formula 1 andando a competere nel WEC, mondiale Endurance, nella categoria Hypercar con la BMW.
Molti ex piloti di Formula 1, entrati in quella categoria, sono riusciti a mettersi in mostra portando a casa prestazioni eccezionali. Da sottolineare i casi di Antonio Giovinazzi, vincitore di una 24 Ore di Le Mans, o quello di Buemi che ha vinto vari titoli mondiali con la Toyota. Possiamo dire quindi che spesso l’uscita dalla F1 non rappresenta la fine di una carriera, ma l’inizio di una nuova.
*Foto in copertina, credits: motorcyclesports
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