La F1 è uno sport per ricchi, si sa; ma quanto pagherà effettivamente ogni team per restare in griglia il prossimo anno?
La stagione 2023 di Formula 1 si è ormai conclusa da quasi due mesi. Ogni squadra ha giocato le proprie carte e tirato le proprie somme. Le battaglie sono state serrate e ora ci siamo chiesti: in base ai risultati raggiunti quest’anno, quanto pagheranno i vari team per gareggiare in F1 nel 2024?
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Nel 2013, con la versione rinnovata del Concord Agreement, la FIA ha stabilito che la quota d’accesso di ciascun team alla stagione successiva sarebbe dipesa dal numero di punti conquistati nell’anno precedente. La quota base parte da $657,873, alla quale aggiungere $6,575 per ogni punto guadagnato. Questa cifra si alza a $7,893 per il team vincitore del campionato costruttori. Avendo dominato la stagione appena conclusa, il team Red Bull , nel 2024, è chiamato a pagare la quota più alta mai registrata in F1. Vediamo la situazione di tutte e dieci le squadre:
Red Bull – $7,445,817
Con 860 punti guadagnati, la Red Bull si aggiudica la quota più alta mai pagata da un team di F1, sorpassando il precedente record segnato da Mercedes nella stagione 2016.
Mercedes – $3,347,012
La Mercedes si ferma a quota 409 punti, appena 3 in più della diretta rivale del 2023: la Ferrari. In questo modo il team di Brackley nel 2024 pagherà una somma sì ingente, ma che non ha nulla a che vedere con le somme che la squadra era abituata a pagare nell’era del proprio dominio in F1.
Ferrari – $3,327,287
Subito dopo la Mercedes, ecco la Ferrari con 406 punti e una quota da pagare appena inferiore a quella del team britannico. Infatti, nonostante sia stata l’unica scuderia a vincere una gara al di là dei due Red Bull, la “rossa” ha perso lo scontro diretto con le “frecce d’argento”.
McLaren – $2,643,487
Nonostante la situazione impietosa di inizio anno, la McLaren ha successivamente rialzato la testa, divenendo, spesso e volentieri, la rivale diretta della Red Bull. Con 302 punti, la scuderia britannica è riuscita ad affrontare le difficoltà di inizio stagione, guadagnandosi la quarta posizione nei costruttori.
Aston Martin – $2,498,837
Dopo lo sprint iniziale e la carica di Alonso, l’Aston Martin si arena un po’, fermandosi a 280 punti. Sembrava poter lottare finalmente per le posizioni che contano e invece gli sviluppi non hanno funzionato, facendo scivolare la squadra in quinta posizione.
Alpine – $1,446,837
Solo 120 punti per la scuderia francese dalla quale ci si poteva aspettare qualcosa in più, in base alla line-up di tutto rispetto. Niente da fare invece, per l’Alpine, nonostante un bel podio a Monaco e uno nella Sprint Race in Belgio.
Williams – $841,937
Tra le cifre sotto il milione si attesta la Williams, lontana dalle glorie del passato. La squadra guadagna 28 punti, quasi tutti frutto di un esuberante Albon che sembra essersi ritrovato dopo l’esperienza Red Bull.
AlphaTauri – $822,212
Appena più giù l’AlphaTauri con 25 punti. La sorella minore della Red Bull non brilla, complice forse l’instabilità mostrata dal team quest’anno, con ben 4 piloti che si sono alternati alla guida della monoposto.
Alfa Romeo/Stake – $763,037
Solo 16 punti per la neonata Stake. Tante lacune per la squadra svizzera, nonostante la presenza di Bottas al quale, di certo, l’esperienza non manca. Le opportunità ci sono state, ma non sono state colte. Il team si è trovato, così, a regredire rispetto al 2022.
Haas – $736,737
Chiude la classifica, con appena 12 punti, il tema di Gene Haas. Bene in qualifica, sia con Hulkenberg che con Magnussen, meno in gara. Così la squadra si ferma solo in ultima posizione, confinata nelle retrovie della griglia.
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Crediti immagine di copertina: Formula 1.