F1 | Red Bull, Horner: “Per Verstappen vincere non è abbastanza”

Dopo la conquista del terzo titolo piloti consecutivo di Verstappen, Horner ha commentato il suo dominio e quello di Red Bull

Il destino sa come scherzare. Forse per quello il verdetto più atteso (e anche quasi scontato) è arrivato in un modo curioso. Al giro 11 una Red Bull finisce fuori pista per l’incidente con una Alpine e una Haas: la ghiaia intrappola la monoposto di Sergio Perez e consegna, di fatto, il terzo mondiale piloti al suo compagno di squadra. Iniziano così i festeggiamenti per Christian Horner, la Red Bull e il campione del mondo Max Verstappen.

È stato evidente dall’inizio della stagione quanto la RB-19 fosse dominante. Ma i risultati appena sufficienti di Sergio Perez ricordano che, forse, il merito non è solo della creatura di Adrian Newey. Infatti, ci ha pensato Horner a ricordare il lavoro maestoso e il talento di Verstappen.

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Max Verstappen con il casco celebrativo che indosserà durante il GP del Qatar (Photo by Clive Rose/Getty Images)

Max non lascia nulla sul tavolo. Vuole prendersi tutto e questo, inevitabilmente, spinge tutta la squadra a fare il massimo” ha dichiarato il team principal della Red Bull. “Non sa mai come placarsi ed è sempre alla ricerca della prestazione migliore. Il suo obiettivo non è vincere: per lui è molto più importante dominare“.


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Horner è convinto che questo è stato davvero l’anno della consacrazione dell’olandese. Durante l’attuale stagione, infatti, SuperMax non solo ha dimostrato ancora una volta il suo talento naturale, ma ha lasciato emergere tutta la maturità che ha raggiunto negli anni e che quest’anno lo reso dominatore assoluto.

Dalle prime curve del mondiale è stato chiaro che Verstappen quest’anno avrebbe fatto qualcosa di sensazionale. “Cercare l’eccellenza è la caratteristica di ogni grande sportivo, quindi la voglia di dominare ha reso possibile tutto quello che ha fatto quest’anno” ha proseguito Horner.

Pensa che Max sia arrivato in F1 come un diamante grezzo e l’esperienza ora l’ha restituito come diamante molto pulito. La sua evoluzione è stata costante e ha imparato a gestire così tanti fattori che, spesso durante la stagione, ci ha sorpresi per quello che era in grado di fare da dentro l’abitacolo. Anche le nostre aspettative, alcune volte, sono state di gran lunga separate” ha concluso Horner.


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