Al termine del Gran Premio d’Italia di F1, Horner ha spiegato quali sono i problemi in cui sta incappando la Red Bull e come si potrebbero risolvere.
Christian Horner, Team Principal della Red Bull F1, dopo un brutto weekend a Monza in cui sono stati sempre all’inseguimento dei migliori, ha rivelato che i problemi che stanno avendo alla macchina sono dovuti a un problema di correlazione che sta creando “disconnessione” alle prestazioni della RB20.
Dopo un fortissimo inizio di stagione la superiorità della Red Bull è svanita e i numerosi problemi alla vettura stanno mettendo a rischio entrambi i campionati. Un ulteriore momento di difficoltà è stato nel GP d’Italia in cui Verstappen e Perez hanno concluso in 6° e 8° posizione con un grande distacco dalle Ferrari e dalle McLaren.
Il pilota olandese dopo la gara a Monza ha descritto la RB20 come un “mostro” che deve essere “stravolto” e ha dichiarato che provare a confermare entrambi i campionati “non è realistico” nonostante i 62 punti di vantaggio su Norris, mentre per i costruttori il margine è di soli 8 sulla McLaren.
L’analisi di Christian Horner
Horner durante le interviste post gara ha riconosciuto la scarsa competitività della Red Bull a Monza e ha affermato che nonostante il vantaggio di Verstappen in classifica il mondiale potrebbe essere in pericolo.
“Con il ritmo che avevamo oggi, saremo assolutamente sotto pressione in entrambi i campionati. Sicuramente dobbiamo ribaltare la situazione molto rapidamente”.
“Credo che questo circuito abbia messo in luce le carenze della nostra vettura rispetto all’anno scorso. E credo che abbiamo un problema molto chiaro che è stato evidenziato in questo fine settimana. Sappiamo di doverlo affrontare e risolvere, altrimenti ci metteremo sotto pressione da soli”.
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Horner ritiene che le esigenze del circuito di Monza in termini di basso carico aereodinamico abbiano accentuato le difficoltà della Red Bull rispetto a delle piste di medio-alto carico.
“Penso che in altri tracciati in cui è necessaria una maggiore deportanza, rispetto a qui, ci aiuta a nascondere alcuni dei problemi di bilanciamento che abbiamo. E lo si può notare che abbiamo una forte disconnessione nel bilanciamento che semplicemente non funziona”.
“Non appena ci si ritrova in questa situazione, si consumano più pneumatici, si finisce per compensare, si sposta il bilanciamento, si risolve un problema e se ne crea un altro, per cui si finisce in un circolo vizioso”.
Horner è convinto che sia un problema di bilanciamento, infatti ha sottolineato l’incapacità della vettura di migliorare con la gomma nuova rispetto a quella usata in qualifica.
“Credo che al 100% si tratti del bilanciamento, non abbiamo un collegamento tra anteriore e posteriore”, ha sottolineato. “Max e Checo non possono appoggiarsi al posteriore in entrata di curva e finiscono per compensare, creando così sottosterzo. È una linea veramente sottile”.
“Guardate le qualifiche: con una gomma usata siamo riusciti a fare un 1:19,6s che corrispondeva ai tempi migliori. Poi, con due set di gomme nuove nel Q3, il bilanciamento è completamente saltato e siamo andati quattro decimi e mezzo più lenti”.
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Horner ha rivelato che gli sforzi della Red Bull per risolvere i problemi riscontrati saranno ancora più difficili, poiché non può più fidarsi di ciò che indicano i suoi strumenti di simulazione.
“Se si analizza la situazione, all’inizio dell’anno c’erano già alcuni di questi problemi, anche quando vincevamo le gare con 20 secondi di vantaggio. Credo che i recenti aggiornamenti, pur caricando la vettura, abbiano scollegato l’anteriore dal posteriore”.
“Ma la nostra galleria del vento non lo dice, mentre la pista si. Quindi si tratta di fare i conti con questo problema, perché ovviamente quando si verifica una cosa del genere significa che non ci si può più fidare dei propri strumenti, ma bisogna tornare ai dati della pista”.
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Crediti immagine di copertina: GPblog.com