Sergio Pérez sarà accompagnato da una voce diversa nei prossimi quattro GP: avrà un nuovo ingegnere di pista, a causa del congedo parentale di Hugh Bird.
La prossima sequenza di gare, dall’Olanda a Singapore, sarà cruciale per definire il futuro di Sergio Pérez, che però le dovrà affrontare con un nuovo ingegnere di pista. Un cambiamento drastico dovuto a cause di forza maggiore: il suo ingegnere storico in Red Bull, Hugh Bird, è infatti diventato papà di recente e ha ottenuto un congedo parentale proprio fino al GP di Singapore.

Sarà Richard Wood, già ingegnere capo della performance sul lato numero 11 del garage, a sostituire Bird. Si tratta della seconda figura più vicina al pilota, oltre che di un ruolo estremamente importante che richiede grande conoscenza delle preferenze di chi siede nell’abitacolo. Non a caso, abbiamo già visto una promozione di questo tipo nel 2024, con Bryan Bozzi passato a sostituire Xavier Marcos Padros come ingegnere di pista di Charles Leclerc.
Pérez potrà quindi contare su una voce amica, ma in questo momento della sua stagione avrebbe sicuramente preferito un minimo di stabilità. L’ingegnere di pista fa tanto nella preparazione e nello svolgimento del weekend, e gestisce emotivamente il pilota, fattore da non sottovalutare. Nel 2020, quando Alexander Albon entrò in una spirale negativa di risultati, Red Bull sostituì proprio Hugh Bird con un altro ingegnere, Simon Rennie. Questo dimostra l’impatto che può avere un cambiamento di questo tipo.
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Chiaramente, non è da escludere che questa ventata di “freschezza” e novità possa dare una spinta al messicano. Il team sicuramente spera che la conferma concessagli dopo Budapest possa essere d’aiuto in termini psicologici e di morale, dopo mesi di speculazioni sul suo sedile. Il Campionato Costruttori è in bilico e il contributo di Pérez servirà come il pane per fermare l’ascesa di McLaren e Mercedes.
Immagine di copertina: Oracle Red Bull Racing
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