Un rientro da Baku un po’ turbolento per l’ex coppia di piloti Ferrari, Charles Leclerc e Carlos Sainz Jr. Ma cosa è successo realmente?
Carlos Sainz Jr. e Charles Leclerc sono stati i protagonisti di un viaggio in van improvvisato la scorsa settimana dopo che il loro volo per Nizza è stato deviato a Genova. Il pilota monegasco, tramite i propri profili social, aveva condiviso con i followers l’accaduto. Sainz e Leclerc sono soliti viaggiare insieme sia per l’ottimo rapporto di amicizia che intercorre tra i due sia perché entrambi condividono alcuni sponsor.
Durante l’ultimo incontro con i membri del team di Grove, prima di volare a Singapore, Carlos Sainz Jr. ha rivelato ulteriori dettagli, molto divertenti, del viaggio Genova-Monaco.
Genova-Monaco
Carlos Sainz Jr. ha visitato la fabbrica della Williams nella giornata di lunedì 29 settembre e in quell’occasione è tornato a parlare del viaggio in van, da Genova a Monaco, condiviso con Charles Leclerc. Il pilota madrileno ha raccontato l’origine dell’accaduto: “Charles si stava divertendo a filmarmi perché mi vedeva guidare quel furgone e, ai suoi occhi, era una scena molto divertente. Mi sentivo tipo un papà, come se stessi portando i bambini a scuola“.
A prendere la decisione di atterrare a Genova, anziché a Nizza come da programma, è stato il pilota numero #16 della Ferrari: “Sì, praticamente stavamo per atterrare a Nizza, e all’improvviso il comandante ci dice: “Sta per arrivare una tempesta molto, molto brutta su Nizza. Volete deviare? Sarà un atterraggio estremamente turbolento se ci proviamo. Se fossi in voi, opterei per Genova. Due ore di macchina.” E Charles subito dice: “Sì, meglio andare sul sicuro. Andiamo a Genova, nessun problema. Non voglio correre rischi“.
Per Carlos Sainz Jr. un po’ di turbolenze non sarebbero state un problema: “Posso sopportare un po’ di turbolenza. Lui chiaramente no“. Una volta atterrati, però, i due piloti hanno scoperto che altri compagni, poco più avanti di loro, non hanno avuto nessun problema ad atterrare a Nizza. Ormai la decisione era stata presa e a quel punto avevano bisogno di una macchina per fare rientro a casa: “Andiamo dalla ragazza al banco e le diciamo: “Guarda, ci serve una macchina. Non importa cosa ci dai, ma ci serve subito.” E lei non capiva che eravamo di fretta. Ci stava mettendo un sacco di tempo”. Ha aggiunto: “Comunque, ci ha messo tipo mezz’ora per darci la macchina. Alla fine, ci ha dato questo furgone grande, vecchio…”
Chi ha deciso di guidare? Sainz ha ammesso: “Ho detto a Charles: “Visto che hai deciso di deviare su Genova, allora guido io. Mi fido delle mie capacità. Quindi penso che dovrei essere io a guidare questo furgone”. Ero così arrabbiato con lui per averci fatto deviare che ho detto: “Guido io. Spingo un relativamente un po’, tu siediti e stai zitto finché non si arriva a casa“.
Una piccola disavventura che però si è trasformata in un giorno da ricordare.
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*Crediti immagine di copertina: PaddockNews24