Carlos Sainz fa un passo avanti in merito alla tutela dei piloti andando ad affiancare Russell nel ruolo prima ricoperto da Vettel nella GPDA.
C’è ancora aria di novità nella carriera di Carlos Sainz. Dopo il ritorno in Inghilterra con la Williams, lo spagnolo ha appena annunciato il suo più stretto coinvolgimento nella GPDA, l’associazione nata con lo scopo di garantire la sicurezza dei piloti e migliorare le condizioni di gara. Il pilota #55 si è unito a George Russell come direttore dell’associazione.

Sainz andrà, quindi, a ricoprire il ruolo prima rivestito Sebastian Vettel diventando, insieme al collega britannico, l’unico pilota in attività coinvolto nella gestione dell’organismo.
Dal 2014 la GPDA è guidata dall’ex pilota di F1 e due volte vincitore della 24 Ore di Le Mans Alexander Wurz, in qualità di presidente. Il ruolo di Russell inizia nel 2021, dopo sole due stagioni in F1, mentre quello di Vettel termina con la fine della sua carriera nel 2022.
Oltre a Wurz, Russell e Sainz, la direzione dell’associazione è completata dalla direttrice Anastasia Fowle, che gestisce gli interessi legali dell’organizzazione.
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“Sono un appassionato del mio sport e penso che noi piloti abbiamo la responsabilità di fare tutto il possibile per collaborare con le parti interessate per far progredire lo sport sotto molti aspetti”, ha affermato Sainz sui propri canali social. “Pertanto, sono molto felice e orgoglioso di fare la mia parte assumendo il ruolo di direttore nella GPDA.”
La GPDA è stata fondata nel 1961. Da allora si impegna a migliorare gli standard di sicurezza per proteggere i piloti e gli spettatori degli eventi motoristici. Grossi passi avanti dal punto di vista della sicurezza, comprensibilmente, si sono fatti nel 1994, dopo la morte di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger nel weekend del GP di Imola.
Negli ultimi anni è stata coinvolta in una serie di questioni extra-agonistiche, come il quasi sciopero dei piloti in seguito all’attacco missilistico al GP dell’Arabia Saudita del 2022. Nel 2024, invece, la GPDA ha fatto riferimento al presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem, chiedendo di trattare i piloti come adulti. Questo in merito alle misure repressive dell’organismo di governo sulla libertà di espressione dei piloti.
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Crediti immagine di copertina: F1