La Williams avrebbe esaurito la pazienza con l’americano dopo l’ennesimo botto: si aprono le trattative per portare Liam Lawson a Grove da Monza in poi.
Il botto di Logan Sargeant nelle FP3 di Zandvoort potrebbe rappresentare la pietra tombale sulla sua carriera in F1. A guidare la Williams FW46 a partire da Monza potrebbe infatti essere Liam Lawson. Secondo PlanetF1, sarebbe già in corso una trattativa fra il team inglese e Red Bull per liberare il neozelandese in “prestito” con effetto immediato.
Dopo aver visto i nuovi aggiornamenti andare in frantumi per un errore decisamente evitabile da parte del #2, James Vowles avrebbe definitivamente perso la pazienza. L’incidente di Zandvoort è solo l’ultimo di una lunga serie per l’americano, ma ha avuto un peso specifico altissimo. Il team riponeva infatti grandi aspettative nel weekend olandese, con il primo grande pacchetto di aggiornamenti del 2024 pronto a debuttare su una pista “amica”, dove lo scorso anno entrambi i piloti giunsero in Q3.
Il team principal della Williams non ha fatto nulla per smentire le voci: in un’intervista con Auto Motor und Sport, ha ammesso che “dovremo valutare come muoverci da qui a fine stagione“, pur spiegando poi che “non potrei mai prendere una decisione del genere in un momento di così alta tensione [dopo l’incidente, ndr]”.
La misura, quindi, sarebbe ormai colma. Già dal sabato pomeriggio, Vowles si è messo in contatto con Red Bull per chiedere la disponibilità di Liam Lawson per un eventuale “prestito” fino a fine stagione. La Williams, come noto, ha infatti già Carlos Sainz sotto contratto per il 2025, quindi un cambio nell’abitacolo ora sarebbe una soluzione a brevissimo termine. Christian Horner non ha chiuso la porta, ma ci sarebbero ancora degli ostacoli da superare nelle trattative.
Lawson, perfetto per Williams… ma anche per Red Bull
All’apparenza, Lawson sarebbe la scelta perfetta. Il neozelandese ha da poco ricevuto conferma da Helmut Marko di avere un sedile assicurato per il 2025, quindi il prestito a breve termine non condizionerebbe la sua carriera futura. Williams guadagnerebbe un pilota che ha già dimostrato di poter performare con poco preavviso, grazie ai suoi GP come sostituto di Daniel Ricciardo lo scorso anno; Red Bull e VCARB, dal loro canto, lo ritroverebbero meno arrugginito e più in forma al suo ritorno.
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Tutti questi pregi, paradossalmente, rappresentano un grande ostacolo per Vowles. Il pilota kiwi, infatti, potrebbe servire alla Red Bull entro fine stagione per gli stessi motivi. La situazione dei sedili della casa austriaca è incredibilmente fluida, e uno fra Pérez e Ricciardo rischia, come Sargeant, di non arrivare alla fine della stagione. Se la casa madre dovesse richiamarlo dopo 3 o 4 GP, la Williams si ritroverebbe con un pugno di mosche.
Non tratta di un ragionamento puramente teorico. Christian Horner, team principal della squadra “senior” (dove, secondo alcuni, Lawson potrebbe approdare per direttissima) ha infatti aperto alla possibilità di un prestito, ma ha specificato di volerlo avere comunque a disposizione. “Se gli dovesse servire un pilota per Monza, perché no. Ma dovete chiederlo a loro, non a noi”, ha spiegato in maniera molto diplomatica l’inglese. “Ma dipende dai termini. L’importante è che, in caso ci servisse di nuovo, possa tornare subito”.
L’alternativa Schumacher: più facile, ma meno sicura
I dubbi intorno alla possibilità per Red Bull di richiamare Lawson hanno portato Vowles ad esplorare un’altra opzione. L’inglese avrebbe contattato il suo ex-capo Toto Wolff per informarsi sulla situazione di Mick Schumacher, pilota di riserva del team anglo-tedesco. Durante il weekend, anche Wolff ha lasciato la porta aperta: “Vorrei vedere Mick avere un’altra chance, se ci fosse un’opportunità con Williams saremmo davvero contenti”, ha ammesso candidamente l’austriaco.
Le due stagioni di Schumi jr. nel circus rendono quest’opzione meno scontata di quanto sembri. La tendenza ad avere qualche incidente di troppo, e ad averne di gravi, è stato probabilmente il motivo principale che ha portato Haas a rigettarlo a fine 2022. Nonostante una prima esperienza deludente, un cameo di nove gare in Williams sarebbe perfetto per provare a dare nuova linfa alla carriera di Mick e, chissà, metterlo in lizza per il secondo sedile Audi-Sauber, ancora libero per il 2025.
Quest’anno, Schumacher è però impegnato nel WEC con Alpine, e sarebbero ben tre gli incroci fra i calendari: il primo sarebbe proprio Monza, dato che Schumi sarebbe impegnato ad Austin col team francese. Tuttavia, Mick ha sempre detto che un eventuale ritorno in F1 avrebbe la precedenza sulle ruote coperte, il che fa pensare che il suo contratto preveda questa possibilità.
Dopo mesi di speculazioni, più o meno fondate, Logan Sargeant sembra più vicino che mai alla fine della sua breve carriera in F1. Se non vedremo Lawson o Schumacher al suo posto a Monza, sarà più per gli ostacoli che Williams sta incontrando nel trattare con le alternative che non per una rinnovata fiducia nei suoi confronti.
Immagine di copertina: Getty Images
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