Adrian Newey torna sull’incidente tra Hamilton e Verstappen di Silverstone 2021: “Siamo stati fortunati che Max non si sia fatto male seriamente”
L’incidente tra Max Verstappen e Lewis Hamilton a Silverstone nel 2021 ha costituito un picco emotivo per uno dei mondiali più combattuti della storia recente della Formula 1: a distanza di tre anni, Adrian Newey è tornato su quanto accaduto, esternando il suo punto di vista sull’evento.
Quello di Silverstone 2021 fu un episodio controverso. A dire la verità, però, l’oggettiva analisi dell’incidente può portare solo a un colpevole, come sancito dalla direzione gara in quell’occasione, con una penalità, di mole dibattibile, nei confronti di Hamilton.
Da quel momento in poi il mondiale del 2021 si accese anche a livello emotivo, con altri casi controversi, fino a giungere al suo culmine nel famoso episodio di Abu Dhabi. Dopo tre anni, le dinamiche di quel campionato ora possono essere analizzate in modo meno istintivo ed è ciò che ha fatto Newey.
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Ai microfoni del podcast High Performance, Newey ha ammesso che dopo quell’incidente Verstappen iniziò a mostrare dei segni di cedimento. Quell’episodio segnò il futuro campione del mondo olandese in modo non indifferente: un impatto di 51 g contro le barriere a Copse e vedere dall’ospedale il proprio rivale, causa di quello stesso impatto, festeggiare la vittoria, saltellando qua e là come se nulla fosse, segnerebbero emotivamente chiunque.
Queste le parole di Newey: “In modo particolare dopo Silverstone, la battaglia in pista tra Lewis e Max divenne molto intensa. Penso che Max provasse sentimenti forti in merito all’incidente di Silverstone. Ovviamente, era stato il chiaro leader del campionato prima di Silverstone e si ritrovò fuori gara.”
“Fu poi più o meno fuori gara anche in Ungheria quando venne colpito da Valtteri [Bottas, compagno di Hamilton]. Non fu in alcun modo intenzionale, ma in ogni caso venne colpito e praticamente non ottenne punti. Passò dall’essere facilmente in testa al campionato al sentire un po’ di pressione.”
Sulla sfida diretta con Mercedes ha aggiunto: “Mercedes riuscì a trovare un bel po’ di velocità in quella macchina verso la fine della stagione. È sempre più facile per il cacciatore che per la preda e Max stava iniziando a sentire un po’ di pressione dalla caccia.”
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Commentando altri episodi di quella stagione, ha dichiarato: “In realtà probabilmente è stato un po’ fortunato a non ricevere una penalità per la sua guida in Brasile. In Arabia Saudita si scontrarono di nuovo, ma in quel caso penso non fosse chiaro. Ma Max, a dire la verità, in Brasile era un po’ fuori controllo. Credo sentisse la pressione.”
“Infatti, su Checo [Perez], come capita solitamente: se il compagno, che un pilota batte sempre, all’improvviso inizia ad avvicinarsi, non è perché tutto d’un tratto il compagno è migliorato. È successo lo stesso con Fernando [Alonso] e Felipe [Massa] verso la fine del 2010. All’improvviso si avvicinano perché il pilota di punta inizia a sentire la pressione.”
Tornando sull’episodio di Silverstone, Newey ha ammesso che con il tempo la sua visione sull’accaduto è cambiata: “All’epoca ero assolutamente furioso con Lewis, perché ritenevo avesse commesso un fallo volontario.”
“Ora, con il senno di poi e il passare del tempo, penso che in quel giro si stessero dando sportellate in tutte le curve fino a quel punto. Lewis cercò un’opportunità che pensava ci fosse, la giudicò male e successe quel che successe.”
“Siamo stati fortunati che Max non fosse ferito gravemente. Adesso forse capisco meglio di allora come andò e fui un po’ – molto duro con Lewis all’epoca. È una delle caratteristiche della Formula 1, vieni risucchiato dal pensiero che gli altri siano nemici molto facilmente.”
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Crediti Immagine di Copertina: f1.com