Nella Sprint della F1 a San Paolo, Max Verstappen si è classificato terzo, ma la pessima gestione della Virtual Safety Car finale potrebbe essergli costata una posizione
Nella Sprint della F1 a San Paolo, Max Verstappen ha conquistato la terza posizione, ma il piazzamento è sub iudice. Nel finale, infatti, dopo il ritiro di Nico Hulkenberg, i commissari hanno deliberato – al giro 22 – una Virtual Safety Car. La neutralizzazione virtuale è terminata due passaggi dopo, formalmente a metà della Reta Oposta.
L’olandese, però, non avrebbe rispettato il delta temporale, avvicinandosi fin troppo ad Oscar Piastri. Tant’è che poi Verstappen sarebbe riuscito quasi ad affiancarsi all’australiano, salvo alla fine desistere, in quanto vigeva ancora la VSC. La Direzione Gara ha preso nota e investigherà. Un’eventuale penalizzazione di cinque secondi costerebbe al classe 1997 una posizione nei confronti di Charles Leclerc.
Le gestione del finale ha messo in ombra una Sprint comunque positiva. Partito quarto e a lungo in lotta con Leclerc – fino al sorpasso sulla Ferrari nel giro 18 – l’alfiere della Red Bull ha mostrato un buon passo e tempi di assoluto rilievo. Dovesse arrivare una quarta posizione, in questi termini, sarebbe senza dubbio una sorpresa in negativo.
Le parole di Max Verstappen
Al termine della Sprint, sceso dall’abitacolo della ‘sua’ RB20, Verstappen ha ripercorso i principali passaggi della corsa del sabato.
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Ai microfoni della F1, intervistato da Naomi Schiff, l’olandese ha dichiarato: “Penso che la gara sia stata abbastanza complicata, ma il passo è stato molto buono. Siamo sempre riusciti a rimanere in zona DRS e di questo siamo stati soddisfatti.
Poi, ha aggiunto: “Mi ci è voluto un pò troppo tempo per passare Leclerc, ma quando tutti possono aprire l’ala è molto difficile attaccare. Per questo ho dovuto attendere qualche errore per poi sfrutatarlo a mio vantaggio. La corsa è stata promettente ed è andata bene, però questo è il mio passo gara. Poi, domani potrebbe piovere. Ci sono tante incognite ma oggi bene“.
Per concludere, l’olandese ha offerto una panoramica, dal suo punto di vista delle qualifiche. In questi termini: “Non mi aspetto di essere competitivo sul giro secco, per quanto mi auguro di limitare i danni, considerando comunque le cinque posizioni di penalità“.
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