F1 | GP Cina, Sprint Race – Analisi passi gara: Ferrari ha un vantaggio decisivo per la gara

L’analisi dei passi gara delle squadre nella Sprint Race del GP di Cina offre una prima visione di quello che vedremo nella gara vera

Vista l’assenza delle due sessioni di Prove Libere, la Sprint Race del GP di Cina diventa fondamentale per fare l’analisi dei passi gara dei diversi team. I dati raccolti questa mattina sono molto interessanti, sia per le squadre che per chi segue da casa. Abbiamo avuto le prime indicazioni sull’usura della gomma e su quanto le vetture mettono pressione sull’anteriore sinistra, lo pneumatico più critico.

Nel complesso Lewis Hamilton sicuramente ha avuto la gestione gomma migliore di tutti, ma è stato anche aiutato dall’aria pulita davanti a sé. Significativo il passo di Leclerc, in mezzo al traffico, che nei giri finali era il secondo più veloce in gara, dietro proprio al suo compagno. Maggiore difficoltà per Max Verstappen che nel finale ha subito un crollo delle prestazioni. McLaren potrebbe aver subito le turbolenze generate dalla vicinanza all’auto di fronte e per questo il loro passo potrebbe essere falsato.

Analisi passi gara

Come abbiamo anticipato si è visto molto degrado gomma soprattutto a livello della anteriore sinistra. La Sprint Race era di 19 giri e tutte le vetture hanno girato con gomma medie di mescola C3. Solamente Carlos Sainz ha effettuato il pit-stop, ma per sostituire il muso della vettura.

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La costanza dei tempi dei diversi piloti nella Sprint Race. Crediti: Filippo Pesavento per PaddockNews24

La prima cosa che si può notare è la grande costanza mostrata da Lewis Hamilton che ha gestito perfettamente le sue coperture (Sainz non va preso di riferimento perché ha effettuato una sosta). La nota positiva per la Ferrari è che anche Charles Leclerc ha dimostrato di poter tenere un passo meno oscillante rispetto ai suoi avversari. Vale il discorso opposto per la Red Bull di Max Verstappen che, in una fase della gara, era attaccata ad Hamilton, ma ha subito un pesante crollo nel finale.

Interessante notare come il grafico per Tsunoda e Antonelli sia praticamente identico. Il pilota italiano ha percorso tutti i giri in zona DRS con il giapponese della Racing Bulls, ma non è mai riuscito a passarlo. Norris è arrivato dietro ad entrambi nonostante il passo più competitivo, questo per colpa dell’errore in curva 1 che lo aveva fatto scendere fino al nono posto.

Campanelli d’allarme per la Aston Martin, in particolare con Fernando Alonso, che è la scuderia che ha presentato il degrado più elevato. Anche la Williams sembra in difficoltà su questo circuito e con queste temperature. La zona finale della classifica ha girato più o meno sugli stessi tempi fornendo una continua lotta in pista terminata con il contatto tra Doohan e le due Sauber all’ultimo giro.

Confronto fra i top team

Grazie all’analisi dei passi gara della Sprint Race in Cina possiamo fare un primo confronto tra i 4 top team. Protagonista di questo weekend è l’usura delle gomme dettate dal layout della pista e dalle temperature più elevate riscontrate rispetto al Bahrain. In questa sessione abbiamo visto per la prima volta il vero passo gara delle squadre, dato che a Melbourne la pioggia aveva nascosto in parte i valori in campo.

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Il confronto fra i top team nella Sprint Race. Crediti: Filippo Pesavento per PaddockNews24

Si nota in fretta la grande differenza tra Lewis Hamilton e i suoi avversari. L’inglese gira sui tempi di chi lo insegue, ma ad un certo punto gli altri tempi salgono e lui riesce a mantenersi costante. Negli ultimi giri apre un gap importante dimostrando di essere ancora uno dei migliori a gestire le dinamiche di gara. Al campione inglese basta una vettura bilanciata per estrapolare il meglio da essa.

Hamilton ha fatto il giro veloce alla seconda tornata in 1:35.399. Chi si è avvicinato maggiormente è Verstappen ha stampato un tempo di 1:35.745. In tutta la gara c’è stato solamente un momento in cui l’inglese sembrava in crisi con le proprie coperture, tanto da portare la Red Bull alle sue spalle di soli 3 decimi. Il giro più lento è stato il quindicesimo in 1:38.030, ma in tutte le altri fasi della gara la costanza rispetto agli avversari è stata impressionate. Un grande indicatore è l’ultimo giro in 1:37.132, contro l’1:37.836 di Piastri e i tempi sull’1:39.000 degli altri piloti.

Una nota di merito a Leclerc che sembrava in netta difficoltà, ma poi ha risolto il problema legato al graining sulla sua gomma anteriore ed è riuscito ad abbassare i tempi fino a raggiungere George Russell all’ultimo giro, senza riuscire a passarlo. Il numero #16 aveva raggiunto un tempo di 1:38.226, per poi tornare qualche giro dopo sull’1:37.340. Un ottimo tempo considerando l’andatura dei suoi avversari in quel momento. Russell davanti a lui girava costantemente sopra l’1:38.000.

Piastri ha raggiunto il picco al giro 17 con un tempo di 1:38.748, dopo essere arrivato al giro 7 a 1:35.864. In generale nell’ultima parte di gara il passo è rallentato molto andando a perdere un secondo al giro da Lewis Hamilton. La parte più costante è stata quella dei primi giri dove tutte le posizioni erano congelate e a distanza molto simile. Dopo aver spinto per passare Max Verstappen c’è stato un crollo verticale che lo ha portato da 2,6 secondi a 6,9 secondi di distacco dalla Ferrari numero #44.

La Red Bull di Max Verstappen è quella che è andata in maggiore difficoltà all’interno della Sprint Race. Al giro 16, quello successivo al sorpasso subito da Piastri, l’olandese crolla di prestazione con un tempo di 1:39.625. In questa fase anche Leclerc e Russell hanno raggiunto il campione in carica che era molto distante nella fase centrale della gara. Questa situazione dovrebbe essere un indice di preoccupazione per la squadra in vista della gara di domani.

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Crediti immagine di copertina: @ScuderiaFerrari

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