Gunther Steiner ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato della sua vita dopo aver lasciato Haas e di conseguenza la F1
Il licenziamento di Gunther Steiner ad inizio anno è stata una doccia fredda per tutti gli appassionati di Formula Uno che nel corso di questi anni si erano affezionati allo storico team principal del team Haas.
Steiner è rimasto alla guida della squadra americana per ben otto anni e dopo pochi mesi dalla sua uscita di scena ci ha tenuto a spiegare quanto sia cambiata la sua vita dopo un decennio nel paddock.
Gunther Steiner: “Dovevo lasciare tempo prima”
“La vita è stata bella da quando ho lasciato la Haas in vista di questa stagione”, ha scritto Steiner sul sito ufficiale della F1 dove ha una sua colonna.
“Queste ultime settimane sono la prima volta che mi stacco dalla F1 da circa un decennio, ma nonostante tutto questo periodo è stato positivo per me”.
“Più passa il tempo, più mi rendo conto di essere rimasto alla Haas troppo a lungo. Solamente quando ci si allontana si acquisisce chiarezza e si capisce cosa si deve fare, invece mentre sei lì, neghi tutto, pensi di poterlo fare ma non puoi”.
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L’ex team principal ha dunque affermato che il suo mandato doveva terminare ben prima, ma ovviamente quando si è coinvolti in un progetto e si vuole cercare sempre di migliorare non è semplice comprendere la situazione da tutte le prospettive.
“Con quello che avevamo, potevi ancora lottare per essere settimo, ottavo o nono, ma non potevi lottare per il podio senza le stesse armi degli altri”.
Steiner: “Tornerò in F1 solamente per vincere”
“Fare questo a lungo termine non è quello che voglio fare nella vita. Non voglio essere di nuovo settimo, l”ho già fatto. Voglio essere in grado di combattere, di lottare in testa”.
Dunque Steiner non preclude l’opportunità di tornare in Formula Uno, ma questa volta solamente per lottare per l’unica posizione che conta: la prima.
“Quando Toto Wolff ha iniziato con la Mercedes, la squadra non era ancora al top, lui ha messo tutto a punto per avere successo a medio termine ed hanno vinto otto campionati Costruttori”.
“È la stessa cosa con la Red Bull. Ogni anno continuavano a migliorare, ci vuole pazienza e pianificazione a lungo termine”.
“Tornerei in F1 in futuro, ma deve essere il progetto giusto, fatto bene”. Steiner dunque conferma la sua voglia di tornare con il team giusto, sperando che ce ne possa essere l’occasione.
Credit copertina: LeBlogAuto
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