Il team principal della scuderia di Woking si è aperto riguardo a una particolare debolezza della MCL38.
Oramai è innegabile: da qualche Gran Premio a questa parte, McLaren ha la macchina più forte in pista. Dopo avere portato un cospicuo pacchetto di aggiornamenti a Miami, il team color papaya è riuscito a portarsi a casa la sua prima vittoria dopo quasi tre anni con Lando Norris. Da quel fatidico 5 maggio, i risultati non sono mai mancati: il pilota della monoposto numero 4 ha chiuso tre gare su quattro in seconda posizione. In occasione del GP di Monaco, il testimone è passato al suo compagno di squadra, Oscar Piastri. Malgrado ciò, qualcosa ha impedito alla scuderia di Woking di replicare la magia di Miami. Andrea Stella, team principal della McLaren, ha rivelato in quale area bisognerà migliorare la monoposto per sanare il gap con Red Bull.

Le parole di Andrea Stella, team principal della McLaren
“Sono dell’idea che il passo gara fosse molto simile [a Red Bull]”, ha cominciato l’italiano, commentando i risultati ottenuti a Barcellona. “Alla fine eravamo più veloci noi, perché avevamo gomme più fresche, mentre all’inizio era più veloce lui [Max Verstappen], perché eravamo dietro a [George] Russell. Sembrava quasi quell’equilibrio di performance che avevamo in qualifica, alla pari. L’abbiamo quasi trasferito nella gara, dove normalmente ci sono alcune variazioni in funzione all’uso delle gomme.”
Il TP ha poi proseguito: “Effettivamente, penso che fosse tutto molto simile: su un tracciato che è così severo sulle gomme e sull’aerodinamica, è una buona notizia, per il progresso che abbiamo fatto con la performance della macchina. Questo malgrado ci siano alcune sezioni del tracciato che non necessariamente si adattano alle caratteristiche che abbiamo ora. Ce ne sono altre, però, che si adattano. Ad esempio, se guardiamo al secondo settore, siamo stati competitivi tutto il weekend.”
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Infine, Stella ha concluso: “Stiamo testimoniando il miglioramento che abbiamo fatto nelle curve a media e bassa velocità. Ne abbiamo già discusso precedentemente, in occasione di gare prevalentemente a bassa velocità. Ora dobbiamo lavorare un po’ sull’alta velocità. Siamo stati in grado di alterare la personalità della vettura, e ora abbiamo una macchina che funziona bene in un intervallo di velocità che dodici mesi fa era la nostra debolezza. Con questa generazione di monoposto, tuttavia, se si guadagna da una parte, si perde un po’ dall’altra. Bisogna portare avanti gli sviluppi e assicurarsi di non peggiorare ciò che si ha già. Per quanto riguarda l’alta velocità, non siamo migliorati molto in quell’area a confronto con altre. Altri, invece, ci sono riusciti. Certamente in Red Bull, vanno molto bene in alta e altissima velocità.”
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Crediti immagine di copertina: formula1.com