F1 | Szafnauer sfida Andretti: progetta un nuovo team made in USA

Otmar Szafnauer e un consorzio di investitori americani sono al lavoro per proporre l’ingresso in F1 di un nuovo team a stelle e strisce, come confermato dall’ex Alpine stesso.

Otmar Szafnauer, ex team principal di Force India e Alpine, ha rivelato di essere al lavoro un progetto molto ambizioso. In tandem con una serie di investitori, punta a fondare un nuovo team interamente americano da proporre come 11esima squadra in griglia in Formula 1.

Non è la prima volta che una voce simile viene fuori, e probabilmente non sarà l’ultima. Il rinnovato interesse degli Stati Uniti verso la F1 è cosa nota, supportata dalla presenza di ben tre GP, e la FIA ha chiaramente aperto alla possibilità di avere più di dieci squadre in griglia. Il team Andretti ha infatti già superato il suo processo di selezione, ma non le resistenze di F1/Liberty Media e degli altri team.

Szafnauer nuovo team
Andretti ha convinto la FIA, ma non i promoter, LM e gli altri team – Fonte: f1grandprix.motorionline.com

L’ambizione di Szafnauer

L’idea del manager rumeno-americano sembrerebbe nascere da un’ambizione personale. Parlando di un suo possibile ritorno nel paddock al podcast James Allen on F1, ha infatti spiegato: “Sono competitivo, competere è la cosa che mi piace di più, quindi non mi interessa tornare in un ruolo che non mi permette di influenzare le sorti del team. Sarei interessato solo se potessi svilupparlo, farlo crescere, attirare persone nuove e migliorare i risultati in pista“. Si tratta di una “promessa” che aveva già fatto dopo aver lasciato Alpine, facendo nascere forti speculazioni.


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Il problema“, ha spiegato il 59enne, “è che ci sono solo dieci squadre, e quasi tutte hanno già una loro struttura. Non so quante opportunità ci siano ad oggi, ma c’è la prospettiva di avere 11 o 12 team. Quello può interessarmi: sto lavorando con alcune organizzazioni negli USA per avere le risorse per fondare un 11esimo team. L’obiettivo è avere tutto ciò che è necessario per essere competitivi, ma soprattutto per garantirci l’ingresso nello sport“.

Pressato sull’identità degli investitori, Szafnauer si è limitato a dire che fra questi “non c’è Andretti“, facendo intendere che i due progetti sono interamente separati. E questo potrebbe non essere un caso.

Il confronto con Andretti: che possibilità ci sono?

La famiglia di Mario e Michael, dopo aver ricevuto l’okay della Federazione, si è vista negare l’ingresso dall’ente commerciale della F1. Se i fondi e le strutture non mancano, l’ostacolo per Andretti jr. sta nell’essersi inimicato troppo gli altri team, con la sua strategia molto “aggressiva” di promozione del progetto. Farsi vedere in griglia, stringere con Ben Sulayem, accusare le altre squadre di “gola” e di “pregiudizio per l’America” ha fatto tanto per portare visibilità, ma non lo ha aiutato a trovare supporto in sede di riunione con gli stakeholders.

Liberty Media ha ovviamente fornito delle motivazioni ufficiali, duramente criticate dai fan e da Andretti stesso. Mentre questa disputa prosegue, Szafnauer può provare a lavorare sotto traccia al suo nuovo team. La sua grande esperienza nel paddock fa sì che non debba superare alcuna resistenza “culturale”, e probabilmente qualche legame ai piani alti c’è ancora. D’altronde, il suo rapporto con Alpine è finito appena un anno fa.

L’attrattiva potenziale di un team interamente americano è troppo forte da ignorare, e il nuovo Patto della Concordia che entrerà in vigore nel 2026 sistemerà anche il “prezzo da pagare” per l’ingresso di un nuovo team. Questi fattori possono sicuramente aiutare l’idea di Szafnauer, che a questo punto dovrà assicurarsi di avere investimenti stabili e di non farsi coinvolgere in alcuna battaglia politica anticipata.


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Immagine di copertina: racefans.net

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