Nel day 2 dei test in Bahrain McLaren resta in zona d’ombra: nessuna indicazione sul giro secco, mentre ci sono i primi confronti sul long run.
La McLaren dimostra di essere ben inquadrata anche nel day 2 dei test prestagionali in Bahrain. La scuderia di Woking dimostra una sicurezza nel proprio lavoro tale da spaventare gli avversari lasciando pensare che anche nel 2025 sarà la squadra da battere. Bene Piastri, ma quello che stupisce è Norris nel pomeriggio.

Oscar Piastri nella mattina del day 2
La giornata della McLaren si è aperta con Oscar Piastri, il primo dei due piloti a scendere in pista. L’attività della mattina è stata un po’ rallentata a causa della pioggia che, pur leggera, ha comunque ostacolato i team nello svolgere i propri programmi.
Non è molto chiaro il lavoro portato a termine dalla McLaren col nativo di Melbourne. Nel complesso, Piastri ha concluso 44 giri mostrando, come ieri, qualche incertezza in più rispetto al compagno di squadra.
Durante la sessione, l’australiano è stato anche protagonista insieme a Nico Hulkenberg di un piccolo contatto che, fortunatamente, non ha avuto nessuna ripercussione. Alla fine, il pilota #81 ha concluso la mattinata in settima posizione e in tredicesima complessiva, attestandosi a 1.473 secondi dal leader di giornata Sainz.
Lando Norris nel pomeriggio del Day 2
Dal punto di vista della prestazione sul giro secco, anche Lando Norris si muove sulla falsa riga del compagno di squadra. Il britannico chiude il Day 2 in quattordicesima posizione complessiva, a 1.534 secondi dal collega spagnolo.
Ma si tratta di tutt’altro che segnali incoraggianti per gli avversari. Infatti, quello che è emerso nel pomeriggio, è che la McLaren abbia scelto appositamente di nascondere la propria prestazione pura, richiamando Norris ai box senza mai fargli completare un giro che lo avrebbe certamente messo in top 3.
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Ancor più di questo, ciò che spaventa è la prestazione sul long run. A metà pomeriggio il pilota #4 ha fatto una simulazione di gara prevalentemente con gomma C2. Con questa mescola il britannico ha concluso 57 giri dimostrando una costanza mostruosa.
I suoi tempi si sono attestati tra l’1:32 e l’1:33 medio-alto, un secondo più veloce rispetto al passo sostenuto in gara da Verstappen lo scorso anno. Contemporaneamente a Norris, anche Leclerc ha simulato il passo gara nelle stesse fasi.
La differenza è stata sostanziale, col pilota Ferrari mediamente un minuto più lento del collega in McLaren. Ma allora il mondiale è già finito? No. Pur avendo girato nello stesso momento e riconoscendo la competitività della MCL39, ci sono degli appunti da fare.
Intanto i due piloti hanno girato con mescole diverse. Mentre Norris ha montato la C2 che equivale alla gomma gialla utilizzata in gara in Bahrain, Leclerc ha montato la C1, l’equivalente della hard. In secondo luogo, i due si sono ritrovati a girare nello stesso momento, ma simulando fasi diverse di gara: seconda parte di gara per il monegasco e terza per il britannico.
Insomma, la McLaren pare ricominciare da dove ha lasciato, ma per poter avere un’idea più precisa delle forze in campo dovremo aspettare il day 3 o addirittura direttamente l’Australia.
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Crediti immagine di copertina: F1