Il presidente FIA Mohammed Ben Sulayem è stato scagionato dal Comitato Etico: “infondate” le accuse su Las Vegas e sul GP dell’Arabia Saudita 2023
Nelle scorse settimane anche il presidente FIA Mohammed Ben Sulayem è finito sotto inchiesta a seguito di una segnalazione giunta al Compliance Officer FIA: il 62enne degli Emiratri Arabi Uniti era accusato di aver interferito nelle decisioni dei commissari durante il GP dell’Arabia Saudita 2023, nello specifico quelle riguardanti la penalità comminata ad Alonso, e anche di aver cercato di non omologare il circuito di Las Vegas.
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Le accuse contro il Presidente FIA
La FIA ha quindi pubblicato gli esiti dell’inchiesta, condotta dal Comitato Etico FIA, un organo indipendente (la cui composizione trovate qui), che ha specificamente tra i suoi poteri quello di inquisire il presidente, inviando i risultati al Senato FIA, che può procedere con il caso.
”Le preoccupazioni sulle potenziali interferenze sono state portate all’attenzione del Compliance Officer della FIA e successivamente trasmesse al Comitato Etico della FIA ai sensi dell’articolo 32.2.5 dello Statuto FIA”.
“È seguita una solida e ampia revisione indipendente durata 30 giorni, che ha incluso interviste a 11 testimoni. Le accuse contro il Presidente FIA sono risultate infondate. Sono state presentate prove solide, al di là di ogni ragionevole dubbio, a sostegno della decisione del Comitato etico della FIA”.
“Il Presidente della FIA è stato scagionato da qualsiasi illecito in merito alle accuse (1) di aver interferito con la decisione dei Commissari Sportivi di revocare una penalità aggiuntiva alla vettura 14 [Fernando Alonso, ndr] a seguito di una contestazione di Aston Martin nel GP dell’Arabia Saudita 2023 e (2) di aver tentato di interferire con il processo di certificazione della pista per il Gran Premio di Las Vegas 2023”.
”La certificazione è stata completata e approvata a tempo debito. La completa collaborazione, trasparenza e conformità del Presidente durante tutto il processo di questa indagine è stata molto apprezzata”.
Per Ben Sulayem, giunto nel terzo anno di presidenza, questa è certamente una boccata di ossigeno, visto che ovunque si guardi, non mancano i suoi detrattori, a seguito di una politica talvolta molto oltre le righe del successore di Jean Todt, specie nei rapporti con la FOM.
Copertina: Immagini FIA
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