Jacques Villeneuve ha affermato di condividere la decisione di retrocedere Liam Lawson dalla Red Bull alla Racing Bulls, dopo che il pilota si è dimostrato “arrogante e poco preparato” nei primi due GP di F1 del 2025.
La decisione di Red Bull di retrocedere Liam Lawson alla Racing Bulls, sostituendolo con Yuki Tsunoda a partire dal prossimo GP del Giappone di F1, ha scatenato molte polemiche e commenti negativi, e tra questi si è distinta l’opinione di Jacques Villeneuve.

Per l’ex campione del mondo di F1, infatti, la retrocessione di Lawson è stata una mossa giusta e comprensibile, con il neozelandese che “ha pagato il prezzo” per la sua arroganza e per non aver dato risultati nei primi due Gran Premi del 2025.
La scelta di Red Bull per il suo futuro in F1, per Villeneuve, è stata quindi dura ma necessaria, viste le esigenze del team e l’incapacità di Lawson di ottenere risultati concreti nei due fine settimana di gara consecutivi.
Le parole di Villenueve: “Lawson non è stato all’altezza”
A proposito del recente scambio Lawson-Tsunoda, Villeneuve ha dichiarato come non sia giustificabile la difficoltà di Lawson nel raggiungere risultati positivi nelle prime gare:
“Succede ovviamente di avere una gara negativa, ma non due di fila e non con una Red Bull. Questo è il problema. Se fosse stato su una Sauber sarebbe stato più accettabile, ma non su una Red Bull. Non quando l’altro pilota, in questo caso Max Verstappen, riesce a stare al passo dei primi, anche con una macchina difficile da guidare”.
Per Villeneuve, il problema principale è come Lawson si sia presentato in F1 con un approccio arrogante, quando alla prova dei fatti non si è poi rivelato all’altezza della situazione. Per l’ex pilota, infatti, nel confronto con Tsunoda il neozelandese è sempre risultato indietro:
“Lawson ha esperienza perché ha partecipato a diverse gare l’anno scorso. Quando erano compagni di squadra, Yuki Tsunoda era più veloce. La Red Bull doveva tenere in considerazione questa cosa”.
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Villeneuve, però, ha concluso offrendo parole incoraggianti nei confronti di Lawson, consapevole che probabilmente l’ex Red Bull non si è trovato in una condizione mentale tale da poter esprimere tutto il suo potenziale.
“Non credo che Lawson, in questo momento, stia guidando al massimo del suo potenziale. Mentalmente è distrutto ed è difficile uscirne. Ma questo è il prezzo da pagare quando si arriva in una grande squadra, o funziona subito o si viene abbandonati. Questo è il rischio che sei disposto a correre e devi accettarlo”.
Nonostante la retrocessione, Villeneuve ha infine sottolineato che Lawson rimane comunque parte della famiglia Red Bull. “Correrà ancora in F1 con [Racing Bulls]. Ha lo stesso contratto, quello non cambia. Sono tutit piloti Red Bull”.
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